31.12.14

Resoconti ViS #4 | i migliori film visti nel 2014: 50/2...

Prima di iniziare (o concludere, in questo caso), un recente dato di fatto: a qualcuno potrà anche non andare a genio, ma tengo a precisare che il sottoscritto è liberissimo di decidere se stilare, o meno, tutte le classifiche et similia di questo mondo e nel modo in cui più le pare e piace, finchè lo fa nel proprio spazio. Allo stesso modo, è ancor più libero di decidere quanti e quali film recensire durante l'anno, scrivendone quello che le pare e piace e nei tempi a lui più consoni. Nonostante ciò, il sottoscritto continua libero per la sua meta e non serba rancore per nessuno (si sa, il rancore è una brutta bestia, ti rode l'anima e si vive male) e quindi, augura in egual misura a tutti, le migliori prospettive per l'anno venturo.

29.12.14

Resoconti ViS #3 | i film visti nel 2014 parte 2: i godibili (e qualcosa in più)

Questa si è rivelata senza dubbio la selezione più ardua, perchè i film riportati qui sotto rappresentano il bilanciere per questi resoconti: sono i film di mezzo, quelli buoni (e qualcosa in più), quelli che sull'ipotetica scala di voti da uno a cinque, per il sottoscritto valgono tre (e forse, anche qualcosina in più). Complessivamente li ho apprezzati tutti allo stesso modo, e pur cercando di seguire per quanto possibile un ordine di preferenza, diciamo che stavolta, per molte scelte è stato necessario affidarsi all'impatto emozionale suscitato da un determinato momento, da una sequenza in particolare o un'ambientazione suggestiva, più che dall'opera nella sua completezza. Prima di proseguire, è però doveroso segnalare due film che avrebbero dovuto rientrare nella sezione dei cortometraggi e che per una svista, mi sono ritrovato invece qui: Chandmani Sum di Rowan Lee Hartsuiker e Light in the Yellow Breathing Space di Vimukthi Jayasundara.

27.12.14

Resoconti ViS #2 | i film visti nel 2014 parte 1: gli evitabili

Prima cernita dei lungometraggi visionati per la prima volta nel corso di questo 2014. L'inventario comprende centonovanta film che verranno suddivisi in tre post (gli evitabili; i godibili; i migliori) e come ogni classifica che si rispetti non si può che iniziare dalle ultime posizioni (190-115). Quindi, dai peggiori (disastri assolutamente da dimenticare sia nel cinema di finzione - Exorcismus - che nel documentario - L'abri) si procede in ordine di crescente preferenza fino ad arrivare a quei film un tantino più meritevoli (The New World, Sepideh, Concrete Night, The Sleepwalker) per i quali, nonostante i dubbi suscitati nel sottoscritto, non è comunque da escludersi una revisione, e delle future annotazioni. Prima di scorrere sulla lista di titoli, è però opportuno ricordare le scelte e i criteri di valutazione adottati per questi resoconti, pertanto, rinvio alla lettura del precedente post sui cortometraggi, qui.

24.12.14

Resoconti ViS #1: i cortometraggi visti (per la prima volta) nel 2014

Il 2013 è stato il primo anno di questo blog, e come scrissi qui, inizialmente non era mia intenzione stilare alcun tipo di classifica. Alla fine però, proprio allo scoccare delle ultime ore prima dei botti di Capodanno cedetti, optando per un semplice resoconto di dodici film (ipoteticamente uno per mese), scelti ognuno per nazionalità diverse e realizzati tra il 2012 e il 2013 che, per un motivo o l'altro, mi avevano emozionato tutti in egual misura. Nessuna sorta di classificazione numerica o preferenziale quindi, solamente, un promemoria di quelli che consideravo i migliori film visti da Gennaio, a Dicembre.

21.12.14

Tracce #25 | Sulla via di Dumont

Kain (Kristof Hoornaert)
Belgio, 2009
16 minuti

Ultima rapida segnalazione del mese prima di dare il via ai fatidici resoconti di fine anno. Da qualche tempo, mancavano aggiornamenti nella sezione tracce di questo blog, per tanto, l'esordio dietro alla cinepresa del giovane Kristof Hoornaert è valsa come un'ottima occasione per proseguire la ricerca su autori emergenti e corti misconosciuti, pienamente meritevoli di menzione. Tra l'altro, questo Kain ci arriva direttamente dalla 59a Berlinale, dov'era in competizione nella sezione short, e si è pure guadagnato parecchi riconoscimenti festivalieri.

19.12.14

Mancanza-Inferno (Lack-Hell)

Stefano Odoardi
Italia, Olanda, 2014
73 minuti

Nel cuore lacerato de L'Aquila, i sopravvissuti (venti abitanti, attori non professionisti) allo sconvolgente terremoto del 2009 vagano ora come relitti ambulanti tra le macerie. Essi sono i "Dannati" senza colpa, poichè intrappolati senza preavviso in una dimensione decadente che effonde i vapori zolfini di un inferno piombato direttamente sulla terra. Colpiti nel più profondo dell'animo, privati della loro esistenza passata, degli affetti e delle cose più care.

15.12.14

Permanências

Ricardo Alves Júnior
Brasile, 2011
34 minuti

Nasce dall'indeteriorabile ricordo di un luogo, Permanências: un complesso residenziale sito in Belo Horizonte (una sorta di centro comunitario) che il regista di Tremor (2013) ebbe modo di visitare dieci anni prima di questo film, e che da come spiega nelle note di regia,"ha infestato la mia memoria; un fantasma che era necessario affrontare trasponendone le immagini che erano rimaste dentro di me, che erano oramai diventate parte integrante della mia anima".

12.12.14

Luton

Michalis Konstantatos
Grecia, 2013
96 minuti

Jimmy, Mary, Makis. Rispettivamente: un apatico liceale di famiglia borghese, una giovane avvocatessa inappagata dai propri incontri sessuali, il gestore di un negozio di merci varie, con moglie e figli a carico. Tre persone all'apparenza comuni (o quasi), ognuna di loro con la propria vita fatta di (in)soddisfazioni quotidiane nel lavoro, nello studio, nelle relazioni all'esterno e all'interno della famiglia. Tre individui che nel corso della vita potrebbero non incontrarsi mai, ma che l'inesplicabilità del destino ha comunque deciso di congiungere sulla stessa strada, con risvolti assai inquietanti...

8.12.14

Girimunho (Swirl)

Helvécio Marins Jr, Clarissa Campolina
Brasile, Spagna, Germania, 2011
88 minuti

Imaginando la vida, è il messaggio riportato in alcuni fiani di Girimunho, esordio al lungometraggio di Marins e Campolina, presentato a Venezia '68 nella sezione Orizzonti. Immaginando una vita che assume i colori delle luci che illuminano San Paolo del Brasile e che si accendono, sfavillanti, nei sogni di Bastu: tenera ottuagenaria piena di vitalità, dai capelli argentei e dal sorriso contagioso, magnetico. Nonostante in lei sia ancora vivido il ricordo del defunto marito, una presenza a volte ingombrante, che sembra non voler abbandonare le fatiscenti mura della vecchia sartoria dove la donna ancora si reca.

6.12.14

Mommy

Xavier Dolan
Canada, 2014
134 minuti

Ci voleva il Gran Premio della Giuria all'ultimo Festival di Cannes perchè per il venticinquenne Xavier Dolan, al suo quinto film, si aprissero finalmente le porte delle sale cinematografiche italiane. E non è da escludersi che in molti, di quelli che si accosteranno al cinema del talentuoso canadese (a maggior ragione chi, è ancora profano dei suoi trascorsi), potranno anche gridare a Mommy come un capolavoro, perchè effettivamente, l'opera non può che presentarsi come una fulgida scheggia carica di vibrazioni nella convenzionalità di quanto proposto generalmente nei nostri cinema.

1.12.14

Lukas the Strange (Lukas nino)

John Torres
Filippine, 2013
82 minuti

In un villaggio delle Filippine, la popolazione è in frenesia per l'arrivo di una troupe cinematografica. Mentre ognuno dei paesani cerca di conquistarsi un ruolo nella realizzazione del film (tipico exploitation, una stramba miscela tra softcore e gangster movie) il tredicenne Lukas viene abbandonato dal padre subito dopo che una notte, costui le ha confessato di essere un tikbalang: una creatura folcloristica per metà uomo e metà cavallo.

26.11.14

Jauja

Lisandro Alonso
Argentina, USA, Olanda, Francia, Messico, 2014
110 minuti

Ambientato nel 1882 in Patagonia: impegnato a combattere a fianco dell'esercito argentino durante la nota Conquista del Deserto, il Capitano danese Dinensen perde le tracce della figlia quindicenne, Ingeborg, fuggita con un giovane soldato di cui si è innamorata. L'uomo, si lancia disperatamente alla sua ricerca, attraversando impavido steppe sconfinate che sembrano condurre a spazi che hanno oltrepassato il tempo...

21.11.14

Historia del Miedo (History of Fear)

Benjamin Naishtat
Argentina, Francia, Germania, Uruguay, 2014
79 minuti

Un elicottero che sorvola un'area urbana ad accesso limitato, dalla quale vediamo innalzarsi i fasci fumogeni causati da un probabile incendio, è solamente il primo di una serie di campanelli d'allarme che il ventisettenne Benjamin Naishtat aziona per questo suo esordio al lungometraggio (dopo un paio di corti che avevano ottenuto consensi favorevoli) con l'intento di tratteggiare una parabola distopica sul cedimento delle sicurezze nell'odierna società di un'Argentina capitalista;

16.11.14

Apicula Enigma

Marine Hugonnier
Uk, Spagna, Brasile, Belgio, 2013
26 minuti

"La natura non racconta storie"  
Come in Alberi, di Michelangelo Frammartino, in principio emerge il suono, la voce inconfondibile della natura che espandendosi dal buio dello schermo ci avvolge, stimolando la nostra uditività, per poi lasciare spazio al chiarore dell'immagine: lo splendido paesaggio della Carniola (antica provincia austriaca, posta sulla via naturale che dal medio Danubio porta lungo la Sava alle Alpi della pianura veneta) che vede un apicoltore all'opera, mentre depone con cura le arnie una sopra l'altra fino a formare una sorta di torretta colonica.

10.11.14

Bassa marea (Low tide)

Roberto Minervini
USA, Italia, Belgio, 2012
87 minuti

E' un'estate torrida. Il dodicenne "senza nome" vaga per le vie di un paesino del profondo texas; gioca con un serpentello che, sgusciatogli dalle mani, si rintana negli anfratti terrigeni arsi dal calore; disteso al sole, cerca refrigerio appoggiando la nuca su quello che rimane dei due dollari di ghiaccio acquistati al distributore automatico; lava i panni sporchi e la biancheria pregna del sudore della notte; assiste a un allenamento di rodeo e all'uccisione di un vitello.

7.11.14

A Floresta de Jonathas (Jonatha's Forest)

Sérgio Andrade
Brasile, 2013
99 minuti

Jonathas e la sua famiglia vivono in una zona rurale ai margini della foresta amazzonica. Per sopravvivere, si dedicano alla raccolta di frutti che poi vendono ai viaggiatori di passaggio, da un piccolo chiosco posto sul ciglio della strada. Durante uno dei suoi turni di lavoro, Jonathas fa la conoscenza di Milly, una turista ucraina in compagnia di alcuni amici, e con i quali decide di passare qualche giorno in campeggio. Ammaliato dalla ragazza, Jonathas si inoltra nel cuore della foresta...

5.11.14

Boro in the Box

Bertrand Mandico
Francia, 2011
40 minuti

"Il mio nome è  Walerian Borowczyk e sono morto da regista polacco. Ho vissuto tutta la mia vita in una scatola con un foro"

Ma facciamo un passo indietro...
Dopo la magnifica e fortunata visione di Living Still Life ci si poteva aspettare solo il meglio da Bertrand Mandico, e Boro in the Box, finalmente emerso dopo lunghissima attesa, non può che confermarsi per quello che già da tempo si fiutava: un Capolavoro.

31.10.14

Halley

Sebastián Hofmann
Messico, 2013
79 minuti

Halley è l'unica cometa che ogni settantacinque anni è possibile osservare a occhio nudo dalla Terra. Ma Halley, è anche il riflesso della scia luminosa che accompagna il malinconico peregrinare di Beto (Alberto Trujillo); un uomo, che come chiarisce Sebastián Hofmann nelle note di regia*, ha superato un limite conoscitivo: ha trasceso quell'ignoto confine che separa la vita dalla morte, ritrovandosi ora inspiegabilmente sospeso, come un'appendice necrotica, nell'inafferrabile spazio che divide questi due universi.

28.10.14

Alberi

Michelangelo Frammartino
Italia, 2013
28 minuti

E' un film che va esperito necessariamente nel silenzio delle prime luci del mattino, Alberi, per restarne completamente pervasi emozionalmente dal frusciare sinfonico della sua ambientalità. E dopodichè, per chi ne ha la possibilità, ripetere magari l'esperienza nuovamente al tramontare della sera. Perchè se dovessimo tracciarne un grafico simbolico, ne uscirebbe un semicerchio a rappresentazione di una temporalità che può prodigarsi solamente nell'arco di una giornata; dall'alba al tramonto, appunto, poichè l'altra metà (la notte) non si palesa.

25.10.14

Echi #18 | Progressione del terrore

Terror! (Ben Rivers)
USA, 2007
24 minuti

Interessante, se non a tratti geniale, il lavoro di ricostruzione svolto dall'artista sperimentale Ben Rivers per questo suo ottavo cortometraggio, Terror! Il titolo stesso è esplicativo, e curiosamente, riesce ad esserlo in maniera quantomai efficace anche rispetto al genere cui solitamente è correlato, l'horror, e con il quale il regista di Two Years at Sea (2011) "gioca" intelligentemente, riproponendone una serie di estratti da film più o meno storici (esclusivamente realizzati tra gli anni '70/'80) che hanno fatto la fortuna del genere.

20.10.14

Living Still Life (La résurrection des natures mortes)

Bertrand Mandico
Francia, Belgio, Germania, 2012
16 minuti

"L'animazione è l'illusione della vita"
Ironicamente, è affidandosi a questa massima di Walt Disney che il surrealista francese Bertrand Mandico ci introduce nel suo esuberante universo effuso di macabro lirismo (e di conseguenza, non proprio adatto alle famiglie), mettendo in scena un film che sembra accostare il mito di Frankenstein, alle scenografie più suggestive del cinema di Tarkovskij, e la cui dualità tra distruzione e creazione; morte e vita, ha l'intento di rappresentare/promuovere, la possibilità di riform(ul)azione in un mondo quantomai in difficoltà

17.10.14

Digressioni #4 | Annotazioni su Winter Sleep (Il regno d'inverno)

Nuri Bilge Ceylan
Turchia, Germania, Francia, 2014
196 minuti

Antefatto: a dire il vero non era mia intenzione scrivere su Winter Sleep, ultimo film di Nuri Bilge Ceylan, vincitore della palma d'oro a Cannes. E in effetti, quella che segue non intende essere una recensione, ma solo una manciata di appunti nati come commento di risposta a una vera, recensione; quella scritta qui da Caden Cotard del blog Il Buio in Sala, che alcuni giorni fa passò da queste parti proponendomi la visione di un film che, una volta tanto, potesse offrirci l'occasione per un piacevole scambio di opinioni. A Caden il film è piaciuto (al sottoscritto decisamente meno) e da lui ho appena condiviso queste prime impressioni:

12.10.14

Songs from the Second Floor (Canzoni dal Secondo Piano)

Roy Andersson
Svezia, Danimarca, 2000
94 minuti

Non lo si può di certo definire un regista prolifico, Roy Andersson. Cinque lungometraggi e una manciata di corti in quarantasette anni di carriera, senza contare la distanza che separa il suo secondo film, Giliap (1975) da questo Songs from the Second Floor, premiato dalla giuria a Cannes. Dopo di allora, solamente altri due film a comporre quella che ad oggi possiamo definire come una "trilogia sull'esistenza":

6.10.14

P'tit Quinquin

Bruno Dumont
Francia, 2014
203 minuti

Nel villaggio di Boulunnais, a nord della Francia, misteriosi avvenimenti scuotono l'ordinarietà della vita che trascorre in questa piccola comunità rurale, suddivisa tra lo svolgimento delle mansioni agricole e le feste di paese. Una coppia di strampalati ispettori, indaga infatti sui ripetuti ritrovamenti di carcasse bovine al cui interno si celano i corpi fatti a pezzi di alcune donne. Il giovane Quinquin, accompagnato dall'inseparabile fidanzatina e una banda di ragazzini al loro seguito, incuriosito dagli eventi decide d'intraprendere la sua personale indagine...

3.10.14

Arraianos

Eloy Enciso
Spagna, 2012
66 minuti

E' una stazione di permanenza per tutte quelle vite che hanno deciso di sfuggire all'avanzare del tempo, Arraianos. Il tempo, infatti, sembra essersi congelato in una sperduta zona al confine tra Galizia e Portogallo, nel piccolo villaggio rurale che Eloy Enciso ritrae con sguardo pittorico e assolutamente non convenzionale, guidandoci all'interno di una comunità attempata, a tratti spettrale, che come in Historias que só existem quando lembradas (2010) è profonda conservatrice di memorie, ma dove nonostante tutto, la vita e la natura, proseguono il loro corso.

1.10.14

Os Residentes (The Residents)

Tiago Mata Machado
Brasile, 2010
133 minuti
 

Se ne accennò qui, circa un anno fa. Ora, a visione finalmente compiuta, risulta quantomai difficile giungere alla conclusione se l'ultima pellicola (girata in 35mm) dell'ex critico e video-artista Tiago Mata Machado, presentata alla 61a Berlinale nella sezione forum, sia un capolavoro o se perlomeno, possa aspirare a tale olimpo.

28.9.14

Something Must Break (Nånting måste gå sönder)

Ester Martin Bergsmark
Svezia, 2014
81 minuti

Sullo sfondo di una Stoccolma divisa tra dark-rooms e scorci naturalistici, l'androgino Sebastian è alla scoperta della propria omosessualità. Un percorso delicato, e a tratti rischioso, che lo spinge alla ricerca di fugaci avventure occasionali finchè una notte, durante un tentativo di abbordaggio nei bagni di un locale, Sebastian viene soccorso da Andreas, un ragazzo etero con il quale intreccierà ben presto una complicata relazione.

28.8.14

Sospensione

"Ogni artista nel corso della sua permanenza sulla terra trova e lascia dopo di se una particella di verità sulla civilizzazione, sull'umanità. Il concetto stesso di ricerca è oltraggioso per un artista, assomiglia alla raccolta di funghi in un bosco: forse ne troveremo o forse no. L'artista non procede affatto come un ricercatore, non agisce empiricamente in nessuna maniera perchè egli dà una testimonianza sulla verità, sulla sua verità del mondo. L'artista crea istintivamente, egli non sa perché proprio in quel momento fa una cosa oppure un'altra, scrive proprio di questo, dipinge proprio questo. Soltanto dopo comincia ad analizzare, a trovare spiegazioni, a filosofeggiare e giunge alle risposte che non hanno nulla in comune con l'istinto, col bisogno istintivo di fare, creare, esprimere sé stesso. In un certo senso la creazione è rappresentazione dell'essenza spirituale nell'uomo ed è la contrapposizione all'essenza fisica; la creazione è in un certo senso la dimostrazione dell'esistenza di questa essenza spirituale."
- Andrei Tarkovskij



21.8.14

Tracce #24 | Lightning Rods

Hromosvody (Marika Pecháčková)
Repubblica Ceca, 2012
7 minuti

Stando ad alcune statistiche, esiste una certa regolarità nel numero di persone che muoiono nello stesso istante in cui altre, stanno per dare alla luce una nuova vita. E di fatto, il quarto cortometraggio di Marika Pecháčková, originaria di Praga, sembra fondarsi alla base di questa indagine per costruirsi da un lato, come un'intima riflessione sulla maternità (la vita, quindi, in attesa di nascere) e dall'altro, come una sorta di ossequio (con tanto di dedica epigrafica nel finale) alla memoria del poeta ceco Ivan Martin Jirous,

17.8.14

67° Festival del Film Locarno: personale resoconto dei migliori #1

Giunti anche quest'anno alla conclusione della maratona festivaliera locarnese, vediamo intanto di tracciare un veloce bilancio sui film che più hanno suscitato l'interesse del sottoscritto, nell'attesa di futuri approfondimenti. Premiazioni a parte, comunque gioiosamente favorevoli alle aspettative (Pardo d'oro tutto filippino a Mula sa kung ano ang noon di Lav Diaz e Pardo per la miglior regia al portoghese Pedro Costa), per questo resoconto ho voluto attenermi alle stesse piccole, ma fondamentali regole, usate per quello stilato alla fine dell'anno (vedi i migliori film ViS 2012/2013). Quindi, più che una vera e propria classifica, si tratterà piuttosto di una sorta d'inventario personale del meglio dove comunque, le pellicole, seguiranno un loro ordine di apprezzamento:

10.8.14

Tracce #23 | Y las chimeneas decidieron escapar

Oliver Laxe, Enrique Aguilar
Spagna, Ecuador, 2006
12 minuti

In programmazione avrebbe dovuto esserci il finalmente visionato Arraianos, folgorante capolavoro di Eloy Enciso sul quale, però, trovo sia più giusto scriverne dopo accurata revisione, per non rischiare di sminuirne la potenza in quattro righe non correttamente ponderate. E' agosto, ma soprattutto, domani Locarno aspetta il sottoscritto, che per il momento intende concentrarsi al meglio sull'invitante scaletta di proiezioni che lo attendono. Di Arraianos quindi se ne parlerà al rientro, e solo dopo, le eventuali segnalazioni locarnesi.

1.8.14

Visione a Locarno 2014

Dopo il breve, ma piacevolissimo viaggio dell'anno scorso al Festival del Film Locarno (manifestazione che in confronto alla tanto chiaccherata Mostra del Cinema di Venezia è decisamente più vivibile, organizzata, accessibile a tutti, senza restrinzione alcuna nonchè, ricca di una programmazione filmica che per qualità e scelte, ricorda molto da vicino quella dell'IFFR di Rotterdam), il pensiero di ripetere l'esperienza non si era fatto attendere nemmeno un minuto. Ma purtroppo, nell'arco dell'anno è subentrato un periodo d'impasse per cui tale idea sembrava declinarsi del tutto, a causa di un 2014 che per il sottoscritto, finora, non è stato proprio dei migliori. Comunque sia, risolto il grosso di alcune problematiche strettamente personali, alla fine, uno spazio di quattro giorni nella florente cittadina del Canton Ticino illuminata dalle luci festivaliere, riuscirò a ritagliarmelo anche quest'anno.

27.7.14

Ösga Vaxt (Strange Time)

Huseyn Mehdiyev
Azerbaigian, 1996
83 minuti

Film avvolto da un'oscurità quasi unica questo Ösga Vaxt, talmente recondito da non trovarne informazioni dettagliate nemmeno nei siti esteri più specializzati. Il solo dato di una certa garanzia, per far fronte all'unica visione extra-festivaliera al momento esperibile (qui, in lingua originale e senza sottotitoli, ovviamente), risiede nel catalogo del 66° Festival di Locarno (o nelle pagine del sito ufficiale), dove il film è stato proiettato nella sezione Open Doors.

22.7.14

Over Your Cities Grass Will Grow

Sophie Fiennes
Francia, Olanda, Uk, 2010
101 minuti

"Il mondo che vedo non è reale. È solo un’illusione. Non mi ci posso adattare. Reali sono solo quadri, poemi, brani musicali. Le opere d’arte, per me, sono come boe in un mare infinitamente privo di senso, alle quali mi aggrappo passando dall’una all’altra" - Anselm Kiefer

5.7.14

Exhibition

Joanna Hogg
Uk, 2013
104 minuti

Da qualunque prospettiva la si veda o qualunque sia l'opinione che  vada a cadere, alla fine, sul terzo e ultimo lungometraggio dell'ex fotografa inglese Joanna Hogg (in concorso a Locarno 66), una cosa è appurata: Exhibition, pone le sue fondamenta nel nome di James Melvin, architetto recentemente scomparso, e al quale il film è dedicato(1). Quindi, cinema votato a "geometrie esistenziali" innanzitutto, da contemplare in tutte le sue forme e percezioni.

26.6.14

Historias que só existem quando lembradas (Found Memories)

Julia Murat
Brasile, Argentina, Francia, 2011
97 minuti
 

In un piccolo villaggio "fantasma" sito nella Valle del Paraíba (a nord-est del Brasile), abitato esclusivamente da persone in età avanzata, seguiamo Madalena nelle sue ripetitive gesta quotidiane: impastare il pane per il vecchio negozio di Antonio; percorrere un sentiero ferroviario abbandonato; fare visita alla tomba del defunto marito (sepolto in un cimitero chiuso con dei lucchetti, dove a nessuno è permesso di entrare); partecipare al sermone nella chiesa locale e condividere il pranzo con i compaesani.

24.6.14

Expected #6 | America

Nell'ampia selezione di cortometraggi presentati alla scorsa edizione del Festival di Locarno, tra i molti appuntati (e sfortunatamente, persi), rientrava questo America (Francia, USA, 2013 / 7'), diretto dalla fotografa francese Valérie Massadian. Nome, all'epoca ancora sconosciuto al sottoscritto, ma che recentemente è riemerso grazie alla visione di Nana (2011), interessantissimo e singolare esordio al lungometraggio, incentrato sul commovente rapporto (e il successivo distacco) tra una madre e la propria figlioletta di quattro anni; isolate dal resto del mondo, immerse in un'ambientazione boschiva emanante la stessa aura di mistero che sembra pervadere anche America. Il sito ufficiale della Gaijin, lo descrive come "un viaggio nel passato, nel presente, nel futuro, nell'immaginario", e da quello che si può leggere qui, infatti, il film sembra proprio comporsi di toni elegiaci, riferendosi a un "Grande Spirito che abita la Foresta".

22.6.14

Tracce #21 | The Ethereal Melancholy of Seeing Horses in the Cold

Scott Barley
Uk, 2012
4 minuti

Vale assolutamente la pena, quando ci si imbatte in un cortometraggio come The Ethereal Melancholy of Seeing Horses in the Cold, concentrare il proprio tempo su una maggiore esplorazione alla ricerca di autori emergenti che possano contribuire, in futuro, alla diffusione e alla crescita di nuove realtà artistiche nel campo della cinematografia, purtroppo, ancora da molti vista (e concepita) con sguardo alquanto desueto.

6.6.14

Tracce #20 | Det Knullande Paret

Peter Modestij
Svezia, 2013
14 minuti

C'è una sensazione di glacialità costante in Det Knullande Paret; esordio impenetrabile (specialmente in senso visivo) ma di rara originalità, per l'ancora inesplorato Peter Modestij, presentato tra gli altri, anche nella sezione court mètrage di Cannes. Ed è quella glacialità endemica, che congela certe pellicole del Nord Europa quali Danimarca e Svezia, soprattutto, e alle quali più ci si accosta, più ci si convince dell'alto tasso di degenerazione che si cela al loro interno.

2.6.14

Echi #17 | Ritagli, nella mente di Florentina Hubaldo

Mi chiamo Florentina Hubaldo. Vengo da Antipolo. Ma prima che compissi 10 anni, ci trasferimmo qui a Bicol.
In quel periodo, in circostanze inspiegabili, mia madre morì. Mia madre e mio padre litigavano sempre.
Mio padre picchiava mia madre, la rinchiudeva e la legava. Sapete, ad Antipolo, durante le feste e a Natale i Giganti arrivavano sempre.
Li aspettavo per strada, gli afferravo le mani mentre li rincorrevo. Anche i miei amici li rincorrevano.
Li rincorrevano finchè non arrivavano in città. Ballavano fino a notte. Prima che arrivassero in città, io li aspettavo in strada.
Io li rincorrevo finchè non arrivavamo in città. Ballavamo fino a notte. Ballavamo insieme. Ballavamo tutti insieme.

31.5.14

Tracce #19 | Alone (Gudu)

Wang Bing
Cina, Francia, 2013
89 minuti

Si apre come Light Horizon (2012) questo Gudu, con un'incantevole veduta dagli altipiani nella montuosa regione dello Yunnan (al confine con la Birmania), e si conclude dalle stesse alture e angolazioni, seguendo la giovane protagonista Ying nella sua ascesa fino alla cima, cercando forse di scorgere all'orizzonte gli scorci della civiltà sottostante, dove il padre si reca ordinariamente per lavorare.

28.5.14

Echi #16 | Il film elettronico

La Leggenda di Kaspar Hauser (Davide Manuli)
Italia, 2012
95 minuti

Kaspar Hauser: sul misterioso Fanciullo d'Europa, finora sono stati scritti più di 3.000 libri, 14.000 articoli, e realizzati quattro film. A partire dal lontano 1915 con l'ononima opera di Kurt Matuli, passando per quella che ad oggi resta la versione più nota, L'Enigma di Kaspar Hauser (1974) diretto da Werner Herzog, fino ad approdare (letteralmente) all'originalissima e convulsa rilettura di Davide Manuli, promettente autore di un cinema italiano (ancora troppo) sommerso, qui alla sua seconda ed eccelsa prova dopo Beket (2008).

25.5.14

Winter Silence (Winterstilte)

Sonja Wyss
Olanda, Svizzera, 2008
68 minuti

Una vedova e le sue quattro figlie vivono nella baita di una sconfinata zona montana, costantemente immersa nel manto nevoso. La morte del capofamiglia, precipitato da una rupe, porterà a un prolungato periodo di lutto durante il quale arcane presenze faranno la loro apparizione, penetrando nei lascivi sogni delle ragazze, e spezzando come un incantesimo le catene di una pressante rigidità cattolica che la figura materna, con la sua carismatica presenza, ha imposto...

22.5.14

Burrowing (Man tänker sitt)

Henrik Hellström, Fredrik Wenzel
Svezia, 2009
77 minuti

L'undicenne Sebastian vive con la madre in un elegante quartiere alla periferia di una città svedese. Con particolare ammirazione per le meraviglie offerte dalla Natura, trascorre parte delle sue giornate al contatto con essa, mentre i pensieri scivolano facilmente in precoci meditazioni filosofeggianti. E' solo un ragazzino, ma la sua attenzione è rivolta al mondo adulto che lo circonda: Jimmy, Mischa, Anders, osservati con diligenza nella loro quotidianietà abulica e della quale, Sebastian ci narra in prima persona...

19.5.14

Garden of Earthly Delights

Lech Majewski
Uk, Italia, Polonia, 2004
108 minuti

La deludente, purtroppo, visione di Onirica (2013) mi ha spinto a rimettere mano a questo vecchio articolo sul Giardino delle Delizie di Lech Majewski, che ad oggi, può tranquillamente ritenersi come la prima tappa di un progetto molto caro al regista, dedicato a grandi nomi artistico/letterari del passato quali Bosch, appunto; Bruguel (I Colori della Passione) e Dante (il succitato Onirica).

5.5.14

Caracremada

Lluís Galter
Spagna, 2010
95 minuti

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nei Pirenei si erano infiltrati gruppi di guerriglie anarchiche: le spagnole C.N.T. esiliate a Tolosa per combattere la dittatura di Franco. Nel 1951, dopo sei anni di lotte infruttuose, l'organizzazione stabilì un cambio di strategia, ritirando i suo gruppi guerriglieri innanzi alla repressione delle armate fasciste e al silenzio dell'Occidente democratico. Alcuni ribelli disobbedirono e continuarono a lottare da soli...

2.5.14

En la Ciudad de Sylvia (Dans la Ville de Sylvia)

Josè Luis Guerin
Spagna, Francia, 2007
82 minuti

Più ci si avvicina all'etereo epilogo di En la Ciudad de Sylvia, più quanto mai emergono chiare reminiscenze bressoniane. Oltre alla scelta di operare in sottrazione riducendo al minimo qualsiasi accento dialogico (e mai come in questo caso, inessenziale), per erigere un film astratto che vive di pura espressione di volti e movimento di corpi, enfatizzando lo spazio e colui che vi circola, il quinto lungometraggio del catalano Josè Luis Guerin sembra presentarsi strutturalmente come una sorta di riformulazione delle Quattro Notti di un Sognatore (1971).

27.4.14

Tracce #18 | I fantasmi di Brisseau

La Fille de Nulle Part (Jean-Claude Brisseau)
Francia, 2012
91 minuti

Chiariamo subito che il cinema di Jean-Claude Brisseau non mi piace. Non mi piace questa rappresentazione del sesso spogliato della propria istintività; programmato come un copione accademico ed inscenato sotto il tavolo di un ristorante, nella stazione di una metropolitana o sul divano di un'elegante appartamento illuminato dai riflettori di una
Mise-en-scène che non (per)turba, e che non (per)dura.

23.4.14

Wendy and Lucy

Kelly Reichardt
USA, 2008
80 minuti

Wendy e la sua inseparabile cagnolina Lucy sono dirette in Alaska. La possibilità di trovare un lavoro sicuro è più alta che nello stato dell'Oregon, dove la crisi economica si fa sempre più pressante. Non tutto però procede per il verso giusto, una serie di circostanze impreviste (l'auto in panne, l'arresto, la scomparsa di Lucy, la carenza di denaro) porteranno Wendy a prendere una decisione sofferta...

20.4.14

Tom à la Ferme

Xavier Dolan
Canada, 2013
98 minuti

Tom, parte da Montreal alla volta della campagna canadese per partecipare al funerale di Guillame, il suo grande amore. Arrivato alla fattoria dei famigliari, viene accolto dalla madre del defunto, da sempre all'oscuro della sua omosessualità. Al contrario, Francis, fratello violento ed omofobico di Guillame, è a perfetta conoscenza dei fatti e non perde un attimo di tempo a minacciare Tom, imponedogli prepotentemente il silenzio sulla sua reale natura, e sulla relazione avuta con il fratello...