2.6.14

Echi #17 | Ritagli, nella mente di Florentina Hubaldo

Mi chiamo Florentina Hubaldo. Vengo da Antipolo. Ma prima che compissi 10 anni, ci trasferimmo qui a Bicol.
In quel periodo, in circostanze inspiegabili, mia madre morì. Mia madre e mio padre litigavano sempre.
Mio padre picchiava mia madre, la rinchiudeva e la legava. Sapete, ad Antipolo, durante le feste e a Natale i Giganti arrivavano sempre.
Li aspettavo per strada, gli afferravo le mani mentre li rincorrevo. Anche i miei amici li rincorrevano.
Li rincorrevano finchè non arrivavano in città. Ballavano fino a notte. Prima che arrivassero in città, io li aspettavo in strada.
Io li rincorrevo finchè non arrivavamo in città. Ballavamo fino a notte. Ballavamo insieme. Ballavamo tutti insieme.


Io li tenevo per mano. C'erano molti bambini a scuola. 
Anche tutti loro aspettavano i Giganti. C'erano molti bambini.
Mi chiamo Florentina Hubaldo. Vengo da Antipolo. Ma prima che compissi 10 anni, ci trasferimmo a Legazpi, Albay.
In quel periodo, in circostanze inspiegabili, mia madre morì. Non ricordo il volto di mia madre. L'ho già dimenticato.
Aveva i capelli lunghi. Papà ha buttato tutte le sue foto.
Mi chiamo Florentina Hubaldo. Sono nata ad Antipolo. Ma prima che compissi 10 anni, ci trasferimmo qui a Bicol.
In quel periodo, in circostanze inspiegabili, mia madre morì. Io e la mamma ci nascondevamo sempre nella foresta. Strisciavamo per terra.
Ci nascondevamo dietro le rocce, attraversavamo i fiumi. Ma papà ci vide, e riuscì a prendere la mamma. La legò. Lei urlava. Perdeva sangue dalla bocca.
Diceva: "Smettila! Abbi pietà di me!"
Mi chiamo Florentina Hubaldo. Sono nata ad Antipolo. Ma quando avevo...
La mamma morì... Io non... Non so perchè.
Mi chiamo...
Io voglio bene alla mamma. Io voglio tanto bene alla mamma.
Lei disse: "Domani inizio ad andare a scuola. Bekbek è a scuola." Diceva che il suo insegnante era bravo.
Mi fa male la testa. C'era così tanto sangue... C'era così tanto sangue...
Ho partorito... una bambina. Ma la bambina era morta. La bambina aveva la testa... spaccata.
La signorina Simang le aveva torto il collo. Papà mi porta sempre dalla signorina Simang. Lei uccide sempre la bambina nella mia pancia.
Mi da un sacco di pillole. E foglie cotte. Mi fa male la testa. C'è così tanto sangue.
Mi chiamo...

- Hazel Orencio in Florentina Hubaldo, CTE (Lav Diaz - Filippine. 2012)


2 commenti:

  1. Capolavoro panico, nonché tassello fondamentale per penetrare a fondo la filmografia di Diaz; qui più che altrove, infatti, elementi presenti in altre pellicole trovano una conglomerazione significativa, che bisogna assolutamente decifrare (il geco come la principessa lucertola di "Heremias", lo stivale che emerge dalla terra come i morti inghiottiti dalla terra in "Death in the land of encantos" etc.).

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    1. Altrochè, hai perfettamente ragione. E infatti la tua recensione è straordinaria sotto questo aspetto, sei andato a scavare proprio a fondo nel percorso filmico di Diaz, riportando alla luce quegli elementi che nella sua totalità rendono questo "Florentina Hubaldo", almeno credo, il punto più alto raggiunto dal filippino. Resta solo un dilemma: anche i cercatori del tesoro nel film, scavano e scavano per ore, ma senza trovare nulla. Metaforicamente, è come se sulla strada percorsa finora da Diaz, non si vedano ancora incroci, bivi, tutto lascia presagire che i prossimi lavori potrebbero oltreomodo andare ancora oltre. Impressione, già avuta con "Century of Birthing", se ci pensi.
      Comunque, il prossimo del filippino su cui voglio gettarmi è "Hesus Rebolusyonaryo", così, a ispirazione.

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