28.2.13

La Cicatrice Interieure

Philippe Garrel
Francia, 1972
57 minuti

Continuando ad esplorare il primo periodo della cinematografia di Philippe Garrel, dopo gli echi rivoluzionari visibili in Le Revelateur (1968) e Le Lit de la Vierge (1969), con l'inizio degli anni '70 ci si addentra in una fase ancor più sperimentale. Garrel in quel periodo incontra e conosce Christa Paffgen, in arte Nico (che diventerà sua collaboratrice e compagna di vita fino al 1978), cantante dei Velvet Underground e che già proveniva dalla Factory di Andy Warhol.

27.2.13

Le Revelateur

Philippe Garrel
Francia, 1968
62 minuti

Un ispiratissimo Garrel, travolto dalla recentissima ondata rivoluzionaria del Maggio '68, alla ricerca di nuovi percorsi sperimentali, inaugura il suo periodo migliore con questo terzo e folgorante lungometraggio, a detta di molti (e anche del sottoscritto), tra cui Amos Vogel in Film as a Subversive Art, il suo capolavoro dell'epoca. Girato in Baviera, senza sonoro e in un contrastatissimo bianco e nero, Le Revelateur evoca il passato del cinema muto e lo rielabora all'interno delle nuove forme d'avanguardia contemporanea.

La Vie Nouvelle (Nuova Vita)

Philippe Grandrieux
Francia, 2002
100 minuti

Tra Sombre (1998) e Un Lac (2008) emerge La Vie Nouvelle, forse, al momento (ma molti dubbi restano ancora nell'attesa di una revisione con Un Lac), la miglior pellicola di Philippe Grandrieux. Cinema imperscrutabile fatto di ombre e luci offuscate, dettagli fuori fuoco, urla che esplodono soffocate dai volti tormentati degli attori, sonoro ossessivo ed ovattato.

Salmo Rosso (Még Kér a Nép)

Miklòs Jancsò
Ungheria, 1972
82 minuti

Nel 1890 nelle campagne ungheresi, i braccianti agricoli sono in rivolta per far valere i propri diritti. Un gruppo di soldati, dopo aver occupato la zona, si prepara ad una violenta repressione contro i contadini...

The Turin Horse

Béla Tarr
Ungheria, Francia, Germania, Svizzera, 2011
145 minuti

A Torinòi Lò: l'Apocalisse secondo Bèla Tarr, il suo Testamento (stando alle proprie dichiarazioni) al mondo della Settima Arte dopo il Monumento eretto con Satantango (1994), passando per Damnation (1988) e Le Armonie di Werckemeister (2000), giusto per citare i titoli che compongono la poetica che porta direttamente a questo suo Ultimo, Imponente e Irreversibile sguardo sul Mondo.

Je Tu Il Elle

Chantal Akerman
Francia, Belgio, 1974
86 minuti

Primo lungometraggio di Chantal Akerman (se escludiamo Hotel Monterey, che come durata è inferiore all'ora) strutturato in tre parti ben distinte dove,  soprattutto nella prima mezz'ora, si aggancia in un certo modo al suo cortometraggio d'esordio Saute Ma Ville, riprendendone la tematica principale sull'alienazione.

Living

Frans Zwartjes
Olanda, 1971
14 minuti

Frans Zwartjes è un artista olandese a 360°:musicista, liutaio, illustratore, pittore, scultore, ma soprattutto è uno straordinario regista. I suoi film ti danno la sensazione di completo estraneamento dalla realtà. Living, a detta del regista, è il suo lavoro preferito e io non posso che condividere in pieno, considerandolo assolutamente uno dei suoi cortometraggi migliori (se non il migliore).