Italia, 1969
83 minuti
Questo film, recuperato dall'ormai polveroso archivio delle mie vecchie recensioni, è un buon pretesto per inaugurare un'altra categoria, "Rivoluzioni" e che per certi temi, ben si equipara anche alla sezione "Avanguardie". L'intento è quello di gettare occasionalmente, qualche impressione su di un cinema che a ponte tra gli anni '60/70 era etichettato come sovversivo, anticonformista, un cinema dell'insurrezione ancora una volta atto a trasgredire concetti, regole e valori. Solo pochi titoli, ma che reputo fondamentali nell'aver rappresentato un'epoca che, indiscutibilmente, ha lasciato le sue cicatrici. E quale miglior inizio, se non un film con colui che forse meglio di chiunque altro, ha raffigurato l'immaginario ideologico di tale epoca: Pierre Clementi.