Sebastián Hofmann
Messico, 2013
79 minuti
Halley è l'unica cometa che ogni settantacinque anni è possibile osservare a occhio nudo dalla Terra. Ma Halley, è anche il riflesso della scia luminosa che accompagna il malinconico peregrinare di Beto (Alberto Trujillo); un uomo, che come chiarisce Sebastián Hofmann nelle note di regia*, ha superato un limite conoscitivo: ha trasceso quell'ignoto confine che separa la vita dalla morte, ritrovandosi ora inspiegabilmente sospeso, come un'appendice necrotica, nell'inafferrabile spazio che divide questi due universi.
Messico, 2013
79 minuti
Halley è l'unica cometa che ogni settantacinque anni è possibile osservare a occhio nudo dalla Terra. Ma Halley, è anche il riflesso della scia luminosa che accompagna il malinconico peregrinare di Beto (Alberto Trujillo); un uomo, che come chiarisce Sebastián Hofmann nelle note di regia*, ha superato un limite conoscitivo: ha trasceso quell'ignoto confine che separa la vita dalla morte, ritrovandosi ora inspiegabilmente sospeso, come un'appendice necrotica, nell'inafferrabile spazio che divide questi due universi.