31.12.13

Resoconti: i migliori film ViS (2012/2013)

Proprio all'ultimo, come i botti di capodanno... Ancora una breve manciata di ore, e anche questo 2013 volgerà (volerà) al termine. Quindi, prima di qualsiasi altra cosa, sono doverosi i migliori auguri di buon fine anno (e buon inizio) a tutti: tutti quelli che seguono questo blog, o che ci passano solamente come meteore e a tutti quelli che in futuro, avranno occasione di passarci, e di seguirlo. E importantissimo, un augurio speciale va ovviamente a quelli che grazie al loro appoggio, ai loro commenti, alla loro costanza e alla loro simpatia hanno contribuito alla crescita di Visione Sospesa, agli "aficionados" insomma: gente stimabilissima come l'amico Yorick di L'emergere del possibile; bombus (Impervie ardue visioni); Ismaele (Markx7), oh-dae-soo (Il buio in sala), Vittorio (Frammenti di cinema) e via di seguito, tutti gli altri che condividono (e spero continuino a farlo) questo piccolo spazio di cinema (in)visto.
Detto ciò, se volessimo però festeggiare l'annata completa di Visione Sospesa lo si dovrebbe fare a Febbraio, mese della sua creazione o per essere più precisi, a Marzo, che è quello della sua effettiva messa online, della sua visibilità nella blogosfera. Inizialmente quindi, non era mia intenzione stilare nessuna "classifica" dei film dell'anno, in quanto sarebbe stato più corretto, semmai, farla allo scoccare dell'anniversario esatto di ViS. All fine però ci ho ripensato, visto che in ogni caso, si tratterebbe di un lasco di soli due mesi ma principalmente, perchè per la corrente filmica che il blog segue, il biennio 2012/2013 ha riservato parecchie soddisfazioni. Approfittiamo allora di quest'ultimo giorno dell'anno per festeggiare una sorta di pre-anniversario, ma più che una classifica vera e propria, l'elenco di film che seguirà, è piuttosto un resoconto (anche un promemoria personale, se vogliamo) delle migliori cose viste, in questo 2013. 
Essendo però il primo anno del blog, rientreranno in lista anche film del 2012, molti dei quali, distribuiti solo quest'anno inoltre, per ovviare alle convenzionalità di queste operazioni di classificazione ho cercato di rendere il tutto, almeno un pò originale, seguendo i criteri riportati qui sotto:
1) i film sono 12 (a dire il vero sarebbero 13, ma uno è in omaggio), stilati in ordine cronologico, mese per mese (per quanto possibile), e quindi (importantissimo) non per preferenze: eccetto pochissimi casi, ogni film è comunque allo stesso livello dell'altro. La selezione (ardua, accurata e non numerata) si basa in maniera prioritaria sull'impatto emotivo generato al momento della loro prima visione. Chi mi conosce sa, che sono fondamentalmente un esteta, che ho sempre prediletto l'aspetto formale alla narrazione ed è ovvio, che anche in questo personale resoconto, abbia influito in prevalenza magari un'azzeccata combinazione visivo/sonora, un'ambientazione o un particolare momento del film (che spesso, da solo vale la sua visione), piuttosto che la storia in se.
2) Nell'articolo della sua personale "classifica", Yorick ha fatto un'interessante osservazione "cosmopolita":"non c'è paese che non abbia una propria cinematografia", dunque, un pò intenzionalmente certo, ma incredibilmente, anche per pura casualità, sono riuscito a selezionare un film per ogni nazione.
3) Ogni titolo porterà a una sua recensione: un pò a destra, un pò a sinistra, qualcosa qui, ma purtroppo il tempo è sempre così maledettamente limitato...

Ecco a voi, i personali vincitori 2012/2013, sospesi nell'assenza, ovviamente:

dal Canada: 
Laurence Anyways
Xavier Dolan
Al suo terzo lavoro (e che lavoro!) l'enfant prodige della new-wave canadese raggiunge la piena maturità con un film che scalda il cuore. Ed è un trionfo di colori; poesia; musica; video arte. E' il mio "pop-film" dell'anno. A presto una recensione, da troppo tempo ormai rimandata, promesso. 



dalla Russia:
Zhit (Living)
Vasili Sigarev
Probabilmente il film più perturbante dell'anno. Con la complicità di quell'incisiva traccia sonora, ti catapulta direttamente nell'onirico, e i fantasmi prendono forma... Il russo Sigarev, rientra a pieno diritto tra quegli autori da tenere assolutamente d'occhio per il futuro.



dagli Stati Uniti:
Upstream Color
Shane Carruth

Come per i film sopracitati, anche qui vince l'impeccabile concatenazione tra immagine e suono. Visto una sola volta, ma è già subentrato nel corpo come un virus. Film impenetrabile, ma proprio per questo, dannatamente affascinante.



dalla Turchia:
Watchtower
Pelin Esmer
Sulle orme del miglior Reha Erdem, la Turchia si riconferma come una delle realtà più interessanti. Un'intensa rappresentazione di due vite che corrono parallele, segnate da segreti e sensi di colpa, in fuga e destinate ad incrociarsi.



dal Belgio:
La Quinta Stagione
Peter Brosens, Jessica Woodworth
Uno dei pochi fortunati ad essere stato preso in considerazione dalla distribuzione italiana. Un mirabile apologo sulla condizione dell'essere umano di fronte al potere di una Natura che si erge a protagonista suprema. Sconfinato.



dal Messico:
Post Tenebras Lux
Carlos Reygadas
Quattro sale in tutta Italia, praticamente invisibile. Criticato incoltamente per il suo presunto non-sense, in realtà il film di Reygadas annienta di colpo il consueto modo di vedere. La luce non può che essere un nuovo inizio, un nuovo sguardo sul futuro del cinema. Prologo e finale, biblici!



dalla Siria:
Light Horizon
Randa Maddah
Sarà stata complice anche l'atmosfera dell'ambiente festivaliero locarnese, ma questo è in assoluto il miglior cortometraggio visto quest'anno. Un incantevole piano sequenza di sette minuti. Uno sguardo estatico su un'orizzonte di speranza.



dalla Cina:
Stray Dogs
Tsai Ming-liang
Il personale vincitore dell'ultima Mostra del Cinema di Venezia. Basterebbe solamente quell'immensurabile piano sequenza che precede l'altrettanto controcampo finale, che globalizza tutto l'universo di Ming-liang, congelandolo a summa, per farne un capolavoro. Colossale!



dalla Grecia:
Meteora
Spiros Stathoulopoulos


Aran Hughes, Christina Koutsospyrou
Due sguardi opposti; due concetti di cinema completamente differenti: prettamente artistico il primo, drammaticamente realistico il secondo. Un'unica nazione però: la Grecia, che come la Turchia si sta imponendo tra le cinematografie più interessanti. Non sbaglia un colpo, dimostrandoci di fare veramente sul serio. Lunga vita! 

dall'Olanda:
Nanouk Leopold
Piacevole riconferma di una cineasta che, eccetto due passi falsi, con Brownian Movement si era costruita un posto particolare nella schiera delle mie preferenze. Anche qui, torna a affrontare temi a lei cari come l'incombente fragilità dei rapporti all'interno della famiglia (in questo caso tra padre e figlio), e scegliendo di radicalizzare ancor di più, sulla forma.

dall'Argentina:
Leonardo Brzezicki
Puro cinema percettivo. Un film che agisce come un propulsore sonoro; un assemblaggio metafisico di voci ovattate, onde radio, frequenze elettroniche, dissonanze e distorsioni sonore disseminate lungo la via della rievocazione. Assieme al capolavoro di Raya Martin, la miglior visione dell'ultimo TFF.

... dalla fine del mondo:
Raya Martin
Il vero capolavoro del 31° TFF. La più originale riformulazione del mezzo cinematografico attraverso magistrali operazioni dal sapore tipicamente avant-garde. Yorick ha scritto: "Raya Martin è il Cristo del cinema" e aggiungerei che probabilmente ne è anche, "l'Anti-Cristo", visto che da ora, si comincerà a filmare a camera capovolta!

Al 2014...

24 commenti:

  1. "... dalla fine del mondo", non potevi dire di meglio per centrare questo film e calibrare/celebrare certo cinema per così dire "invisto", dalla fine del mondo, "sospeso nell'assenza" e nell'essenza. Bellissima classifica, specie per la sociologia che ne emerge (la Turchia è e rimane una realtà interessante, le intemperie contro PTL sono incolte...), sociologia che credo debba ormai risultare prepotentemente affine o a braccetto all'estetica di certi autori, le cui pellicole rimangono così inviste, imperse... Grandissimo, ViS. Questo blog rimane, per me come spero per altri, un punto di riferimento: senza di esso non avrei mai deciso di aprirne uno io e, soprattutto, senza di esso io non avrei mai recuperato non tanto certi film ma una certa sensibilità rispetto il cinema: mi hai insegnato che il cinema non è un mezzo, e questa è un'acquisizione non da poco, che ti porta a guardare il cinema e la realtà con altri occhiali, probabilmente con altri occhi. Continua così e complimenti vivissimi, e buon anno (o, meglio, buon'apocalisse, buona catastrofe)!

    P.S. Ma proprio Dolan dovevi figurarmelo nel pop? La tua recensione a riguardo dovrà essere un capolavoro, perché altrimenti ti trolle(lle)rò di brutto :p

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando sono arrivato a "La Ultima Pelìcula" avevo esaurito le nazioni. Avrei potuto scrivere "dalle Filippine" ma poi ho ricontrollato la scheda del film e in effetti le Filippine ci sono, però assieme al Canada, Germania, Messico, Olanda... Arriva dalla fine del mondo e mi sa che è proprio il film definitivo! A ogni modo sono io che devo ringraziarti, il tuo appoggio al blog è preziosissimo e se ora è arrivato fino a questo punto, lo è sostanzialmente anche per merito tuo. E ricordati che il tuo EdP, per me vale come un fratello di ViS, guai se non esistesse, da chi potrei trovare poi lo stesso stimolo per scrivere quattro righe? Grazie di tutto e "buon'apocalisse" anche a te (questa non definitiva, però ;)

      P.S. Io spero proprio che la mia futura recensione ti convinca a ricrederti, non tanto sulla filmografia di Dolan, ma proprio su questo film di Dolan: "Laurence Anyways" è come il tuo "Mary is happy"... ed è pop :p

      Elimina
    2. Fratelli di blog! :3

      Sì, su Dolan dovrei proprio cambiare idea, pure a bombus piace molto, ma boh, non mi ha mai convinto del tutto. Spero veramente che la tua recensione mi faccia cambiare idea. (Tra l'altro, vedo sulla mia blogroll un post a riguardo, tale "Resoconti ViS 2012/2013 #13: Laurence Anyways", ma non mi dà la pagina...)

      Elimina
    3. Ah, quel post è su schegge. E' che avendo incorporato il video direttamente da YT, mi sono accorto che inizialmente l'avevo postato sul blog principale. Un errore a cui ho rimediato subito ma purtropppo nelle blogroll è rimasto, pazienza.
      Come procede la vacanza?

      Elimina
    4. Bene, grazie. Ieri sono pure stato in un centro commerciale in cerca di DVD, ma oltre alle boiate da multiplex ho trovato ben poco, e i DVD arabi che hanno non capisco di che nazionalità siano e, insomma, non vorrei imbattermi in qualche cinema ingenuo di cui ben sai. Gli unici titoli che mi sembravano interessanti erano "Omar" di Abu-Assad e "Anonymous" di Rasoulf, ma devo fare qualche ricerca prima di perderci i soldi. Tu ne sai niente? Ispirano?

      Elimina
    5. Orpo, mai sentiti nominare! Ti conviene proprio informarti, magari anche su Mubi, ora guardo anch'io se sono inseriti...

      Elimina
    6. "Omar" era nella sezione "un certain regard" a Cannes, su Mubi ha una media di tre stelle, il trailer però mi butta male, molto male. "Anonymous" è proprio anonimo, non c'è :p

      Elimina
    7. >.< capito, lascio perdere. Grazie, ViS!

      Elimina
  2. Ah ah, ti ringrazio moltissimo Frank, credo tu abbia esagerato, alla fine sono venuto molto poco e tra i blog menzionati sono quello più "convenzionale".

    Ma grazie, davvero.

    Mi dispiace leggerti poco ma le tue visioni mi sono quasi tutte sconosciute perchè, come forse sai, seguo molto la distribuzione e programmazione italiana, non ho mai scaricato un film (anche se a volte me lo son fatto scaricare, e meno male, vedi Synechdoche...)


    Auguri!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sarà anche convenzionale, ma per me il tuo blog resta uno dei migliori per il cinema più popolare, soprattutto per il tuo simpatico modo di porti ai lettori. E comunque sei stato uno dei primissimi ad aggregarti a ViS, e anche se siamo indirizzati (prevalentemente) su due tipi di cinema differenti, da parte mia ho sentito subito una certa sintonia, poi comprendo benissimo la tua scelta e quindi, il leggere meno o di più, alla fine non ha importanza. Inoltre c'è sempre quel "Kynodontas" che hai lodevolmente innalzato a tuo film preferito 2012... Scusa se è poco ;)
      Auguroni anche a te e Buon 2014!

      Elimina
  3. Grazie per la bella citazione! Per me il tuo blog è un "punto fermo", una fonte quasi inesauribile da cui "attingo" per le mie visioni.
    Una bellissima, stratosferica classifica. E anche un po' inaspettata. Ero sicuro che avresti inserito "Stray dogs", "PTL", "La quinta stagione" e "Laurence Anyways" (che spero di vedere in questi giorni). E mi aspettavo anche il primo posto di "La ultima pelìcula" (che a questo punto devo assolutamente vedere), ma diversi titoli mi hanno sorpreso. La cosa che, comunque, mi ha stupito è stata la mancanza di un film che, ci avrei scommesso fino all'ultimo centesimo, ero certo avrebbe figurato tra i primi tre. Ma dove è finito "Camille Claudel 1915" di Dumont? Dalla tua recensione si percepiva che ti era piaciuto sicuramente meno di "Hors Satan", ma non al punto da non meritare un posto in questa classifica. Probabilmente Camille è sospesa nell'assenza, in attesa di una tua seconda visione (lo so, sei una persona molto seria. Tanti film li rivedi. Ti invidio molto per questo.)
    Buon 2014

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Citazione doverosa, bombus! Sai già che te e Yorick siete come dei pilastri portanti per questo spazio, infatti la tua mancanza si sentiva e sono contentissimo del tuo ritorno. Per quanto riguarda "Camille Claudel, 1915", devo dirti che sfugge alla classifica (meglio resoconto) proprio per un pelo e a malincuore (dopotutto è un Dumont, cribbio!) però hai colto giusto. Effettivamente dovrei rivederlo perchè è si, un grandissimo film, estremamente profondo, stilisticamente perfetto ma a cui manca comunque quel "particolare" che invece ho trovato in altri film qui inseriti. La scelta è stata veramente sofferta, credimi.
      Grazie di cuore e Buon 2014 anche a te!

      Elimina
  4. Post da staccare e conservare. Quanto bel cinema sfugge! Auguroni!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' anche grazie a te, bradipo. Credo tu sia stato tra i primi a recensire un film (Upstream Color) che come puoi vedere, ho adorato all'istante. Auguroni per un 2014 cinefilo!

      Elimina
  5. onorato per la citazione.
    bello il giro del mondo con i film, si inquina poco e si fanno meno file.
    ho visto solo "Meteora", "Zhit" e il corto siriano.
    Carruth e Reygadas li vedo a breve; mi impegnerò di più:)

    Ad Maiora

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "si inquina poco e si fanno meno file"... e si risparmia ;)
      Grazie Ismaele, e Buon Anno!

      Elimina
  6. ho cliccato sui primi due per ricordare cosa ne avevi scritto e...

    così non vale:)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Orpo, spero non ti sia offeso per i link alle tue recensioni (c'è anche Meteora), d'altronde ho scritto che il tempo è sempre limitato, quindi dei film che non ho ancora recensito, un link da qualche parte della blogosfera mi sembrava giusto :) Rimedierò scrivendone, vai tranquillo!

      Elimina
  7. A ringraziarti sono Io, Frank!!! Il tuo blog è una meraviglia, riesci sempre a scovare e suggerire pellicole perlopiù sconosciute ed a parlarne in maniera straordinaria!! Ho profonda ammirazione per il grande lavoro (nascosto ai più) che state facendo tu e Yorick per provare a far conoscere un tipo di cinema diverso, ma non certo inferiore. le volte che mi sono lasciato guidare non me ne sono mai pentito. Se non fosse stato per voi, non avrei mai conosciuto Dumont, Reygadas, Tsai Ming Liang...avete allargato i miei orizzonti! dite poco!! Grazie davvero e buon anno!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che dire, sei gentilissimo come sempre, Vittorio, e non posso che ringraziarti infinitamente per i complimenti! E la più grande soddisfazione è venire in contatto con gente come te, veramente appassionata di Cinema (con la C maiuscola) che oltre ad apprezzare il lavoro che stai facendo, è sempre ben disposta ad allargare i propri orizzonti cinefili. E il tuo blog, che seguo sempre con molto piacere, ne è già la dimostrazione. In quanti altri posti possiamo trovare parole bellissime spese su gente come Antonioni, Fellini, Reisnas, insomma, tutti i grandissimi del passato (doveroso ricordarli, sempre), con lo stesso trasporto con cui ne scrivi te?... Grazie di cuore e Buon 2014!

      Elimina
  8. Quel russo mi intriga! D'accordissimo su Dolan che adoro, leggerò la recensione e spero si possa trovare presto "Tom à la ferme". Tra l'altro, come mai non l'hai visto a Venezia?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Lenore, che piacere! Il film di Sigarev è stata una folgorazione, infatti voglio rivederlo per poter scriverne qualcosa, te lo consiglio vivamente. Anche a me Dolan piace un sacco, poi dirige in maniera veramente impeccabile, peccato che Yorick non sia molto d'accordo... "Tom à la ferme" l'ho perso a malincuore, ma purtroppo a Venezia ho potuto presenziare solo una giornata, comunque non vedo l'ora di recuperarlo.
      Grazie, e buon anno!

      Elimina
    2. Forse l'ultimo di Dolan riesco a vederlo al cinema, perché a breve vado in Belgio e lì e in Francia dovrebbe uscire ad aprile. Se nel frattempo riesci già a trovarlo, fammi sapere ;) Buon anno a te!

      Elimina
    3. Sicuro, magari ti lascio un messaggio sulla inbox di Mubi. A presto!

      Elimina