24.8.13

Blancanieves

Pablo Berger
Spagna, Francia, 2012
100 minuti


Ottima reinterpretazione della celebre novella dei fratelli Grimm, raccontata in chiave gotica, presentata tra gli altri, all'ultimo Festival di Torino.
La storia è ambientata negli anni '20 in un paese del Sud della Spagna, la Biancaneve della situazione viene identificata in Carmen, orfana di madre (morta durante il parto) e figlia di Antonio Villalta, un noto torero ridotto su una sedia a rotelle dopo un grave incidente in Arena. La matrigna cattiva (molto cattiva questa volta) è Encarna, infermiera senza scrupoli che ha accudito Villalta durante la sua degenza e che alla fine è riuscita a farsi portare all'altare. Dopo aver ucciso Villalta, la donna cerca di far fuori anche Carmen. Quest'ultima viene salvata da una compagnia di nani toreri e si aggregherà a loro, diventando Blancanieves e decidendo così di seguire le orme del padre. Encarna è però in agguato e la mela avvelenata sta per compiere il suo effetto...



Sotto il profilo estetico il lavoro di Berger segue quello di Miguel Gomes per Tabù, differenziandosi per l'utilizzo del bianco e nero, il vecchio formato 4:3 e una messa in scena che riporta agli albori del muto, con l'assenza di dialoghi udibili ma impressi nelle vignette che di volta in volta appaiono sullo schermo, riesumando in modo esemplare le atmosfere del cinema espressionista tedesco. Il tutto enfatizzato dall'imponente colonna sonora che il regista, affascinato dalla visione del colosso di Erich von Stroheim, Rapacità, orchestrato dal vivo, ha deciso di ricreare allo stesso modo, esattamente come si usava in quell'epoca.
Al contempo, Blancanieves strizza l'occhio anche alle prime opere di Luis Bunuel e al surrealismo, proponendoci succulenti banchetti dal sapore lynchiano (il gallo servito sul piatto) e inserendo inoltre a puntino, spiazzanti schegge di contemporaneità raffiguranti i cambiamenti etico/sociali (il bacio a sorpresa), principalmente evidenti proprio nella Spagna dei giorni nostri. La variante più incisiva e interessante che si può riscontrare rispetto alla novella originale, resta comunque l'assenza di un vero e proprio principe azzurro; quest'ultimo lo si potrebbe identificare in un primo momento nel nano torero che salva Blancanieves dalle acque e, l'intuizione (speranza) che sia proprio costui l'uomo che riesca a risvegliare la "bella addormentata", resta nella mente fino ad un minuto dalla fine, quando si accinge a baciare il corpo inerme dell'amata all'interno della teca di vetro. Ed è quì che sta la geniale sterzata conclusiva, con il dettaglio di quell'occhio chiuso e l'attesa...... Fabulous!

13 commenti:

  1. Curioso e originale..sicuramnete da non perdere..
    Grazie caro amico..solare w/e!!!

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    1. Ma grazie a te cara Nella! Almeno c'è Maometto che va alla montagna, perchè la montagna non si sposta... dovresti tirarmi le orecchie :)
      Quando avrai occasione di vedere il film, spero vivamente ti piaccia!

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  2. Visto diversi mesi fa. Mi era piaciuto parecchio, pur senza entusiasmarmi. Forse mi aspettavo di più. Il finale è davvero incredibile, favoloso, concordo pienamente!

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    1. Certo, non da strapparsi i capelli, ma comunque una reinterpretazione più che meritevole. Il finale è la vera chicca di tutto il film!

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  3. Lo vidi anch'io appena uscì e, come bombus, mi piacque parecchio senza però entusiasmarmi. L'ho trovato un film parecchio cinefilo, ricco di riferimenti, da te pienamente colti, ma, come dire, un po' telefonato: fondamentalmente credo di non aver capito l'operazione tentata, il raison d'etre del film. Il "Tabù" di Gomes mi è piaciuto molto di più!

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    1. Naturalmente il regista è rimasto fedele il più possibile alla novella originale, non era neanche lecito forse aspettarsi chissà quali manipolazioni. Secondo me è riuscito comunque a realizzare un'opera originale, una visione spensierata e godibilissima, e quel finale così sospeso è la ciliegina sulla torta!
      Tabù, Tabù... Porca miseria ci vogliono assolutamente i subbi :)

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    2. Sono arrivati! Li ho scaricati mezz'ora fa.

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    3. Ma vai!! Grazie bombus :)

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    4. Massì, infatti come film è godibilissimo, solo che boh, mi aspettavo qualcosa di più "strutturato". Anche Hollywood ha tentato un'operazione simile con "The artist", mille volte più pretenzioso di questo "Blancanieves" ma che fa acqua da tutte le parti.

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    5. Pensa che "The Artist" non l'ho mai visto. A parte che nemmeno mi attira, onestamente.

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    6. Vabbè, tranquillo, ti sei perso niente ;)

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  4. Concordo con pY, ho ammirato Blancanieves con un certo distacco, tiepidino il mio giudizio. Grazie però per i riferimenti che non avevo colto.
    Se posso, consiglio il precedente di Berger, una commedia che ho trovato parecchio divertente.

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    1. Grazie a te per il tuo sempre gradito parere!
      Ho visto che hai scritto di "Vanishing Waves", mi aveva subito attirato e lo cercavo da mesi. Ora finalmente è in recupero, così sarà l'occasione giusta per passare dalle tue parti.

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