Saul Levine
USA, 1977-1978
2 minuti
USA, 1977-1978
2 minuti
Si potrebbe anche partire da uno scavato di vita strettamente personale, molto remoto, per tentare di descrivere le sensazioni scaturite ogni qualvolta dalla visione di Nearsight, ma certamente in molti, accostandosi al cinema di Saul Levine, potranno ugualmente rilevarne attraverso le proprie esperienze. Perchè risulta impressionante, come le brevi pellicole del cineasta originario del Connecticut riescano a stabilire con estrema familiarità un contatto immediato con l'osservatore.
In modo particolare, Nearsight (probabilmente il vertice della filmografia levineiana), seducente "ritratto" erotico di un incontro tra il regista e la poetessa Nancy Frumkin, in un ambiente bucolico e spesso legato alla prima sessualità come può esserlo la campagna, ha la qualità di magnetizzare come poche altre pellicole sulla stessa tipologia, scatenando una sorta di processo empatico che non si arresta alla semplice ricognizione di un singolo elemento, oggetto o contesto, capaci di riportare alla luce particolari ricordi o avvenimenti lontani nel tempo, ma di affondare proprio nelle sfere più intime di ognuno per ridestare dal profondo quelle stesse, immutate emozioni, facendole rivivere nel quotidiano presente come fosse allora. Nonostante i stringati tempi d'esecuzione, Nearsight è l'esempio rilucente di come il meccanismo visivo di Levine sia perfettamente funzionale all'implodere inaspettato di esperienze, desideri, pensieri riposti negli anfratti più imperscrutabili della nostra mente e che quasi in maniera inconscia riemergono di colpo, vividi e vitali come un tempo alla sola e semplice osservazione dell'erba, di un insetto sul corpo, di una mano sul seno o di un'espressione di piacere. Nelle immagini di Nearsight, nelle fratture che la elaborano, dietro alla loro velocità di trasmissione così fremente, arde quella fiamma nostalgica, inestinguibile, che genera dalla memoria e che in definitiva, si fa promotore dell'intero operato del regista componendone un vero e proprio diario di vita; un affascinante percorso di ricordi in pellicola (visionabili da qui).
"Il cinema è quello strumento che mi aiuta a comprendere direttamente il mondo che mi circonda. Relazionare quello che ho di fronte alla cinepresa con ciò che in quel momento accade nella mia mente". - Saul Levine
"Il cinema è quello strumento che mi aiuta a comprendere direttamente il mondo che mi circonda. Relazionare quello che ho di fronte alla cinepresa con ciò che in quel momento accade nella mia mente". - Saul Levine
bello!
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