20.4.16

Echi #27 | Tetsuo II - Body Hammer

"Tokyo sta diventando sempre più una specie di terra della realtà virtuale. La gente non comunica più attraverso il contatto, ma affida tutto alla tecnologia che sta sostituendo progressivamente la comunicazione stessa. La gente sta perdendo il senso del proprio essere: ci stiamo dimenticando di esseri umani...
In Tetsuo II esprimo proprio questa ambivalenza nei confronti di ciò che chiamiamo società moderna e di un eventuale ritorno alla natura. Nei miei film il conflitto è sempre tra questi due poli. Credo che in Tetsuo II questo sentimento di conflittualità sia estremizzato al massimo. Sostanzialmente, la storia di Tetsuo II è il tentativo di assimilare fisicamente i processi dello sviluppo urbanistico: una sfida lanciata ai grattacieli. Tetsuo li vuole superare. Si tratta ovviamente di una competizione simbolica, ma la posta in gioco è la sopravvivenza dell'essere umano e il risultato non è affatto scontato. Il corpo potrebbe anche essere sopraffatto dall'acciaio e dal cemento. Per sopravvivere devi entrare in competizione con il tuo stesso corpo. Penso sia molto importante creare un'atmosfera piuttosto che raccontare semplicemente una storia: comunicare delle sensazioni, mie o dei personaggi. Per me, in un certo senso, è una forma di linguaggio cinematografico, ma è lo stesso linguaggio cinematografico a permetterlo: con le immagini non c'è bisogno di raccontare una storia dall'inizio alla fine in modo lineare." - Shinya Tsukamoto

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