30.12.15

Resoconti ViS 2015: parte #2 | I migliori lungometraggi (visti per la prima volta durante l'anno)

Seconda parte di questi resoconti 2015 che, seguendo lo stesso schema impostato ieri per i short films, prosegue ora con la selezione dei migliori quaranta lungometraggi visti (preciso nuovamente) per la prima volta nel corso dell'anno. Per i film già recensiti, c'è il link indirizzante agli articoli (per un consulto generale delle regole, invito comunque a rileggere qui).



Solo una brevissima annotazione, prima di iniziare, che riguarda due film che dovevano far parte di questa selezione ma che per motivi, diciamo, estimativi nei confronti delle persone a loro direttamente (ma anche indirettamente) legate, ho preferito non inserire. Di questi due film, se ne parlerà all'opportuno momento di una recensione. A sostituzione, quindi, ho optato per l'inserimento di due documentari entrambi visionabili su YouTube (i primi dall'alto, qui sotto), a mio avviso fondamentali, sulle opere omnie di due grandissimi artisti. Domani, la terza e ultima parte con le due Top Ten costituenti la classifica vera e propria, quella degli eletti.

Un poeta nel Cinema: Andreij Tarkovskij
Donatella Baglivo (Italia, 1983) - video
 
When You're Strange: A Film About the Doors
Tom Dicillo (USA, 2009) - video
 
La distancia
Sergio Caballero (Spagna, 2014)
 
Ex Press
Jet Leyco (Filippine, 2011)
 
Le météore
François Delisle (Canada, 2013)

Aka Ana
Antoine d'Agata (Francia, 2008)
 
The Forbidden Room
Guy Maddin, Evan Johnson (Canada, 2015) - resoconti Locarno 68
 
Inori
Pedro González-Rubio (Giappone, 2012)
 
The Quiet Roar
Henrik Hellström (Svezia, Norvegia, 2014) - recensione
 
Desaparadiso
Khavn (Filippine, 2015)
 
Echolot (Sonar)
Athanasios Karanikolas (Germania, 2013) - recensione
 
Leviathan
Verena Paravel, Lucien Castaing-Taylor (Uk, 2012)
 
Hail
Amiel Courtin-Wilson (Australia, 2011)
 
Lèvres de sang (Lips of Blood)
Jean Rollin (Francia, 1975) - recensione
 
Quei loro incontri
Danièle Huillet, Jean-Marie Straub (Francia, 2006)
 
Big Boy
Shireen Seno (Filippine, 2013) - recensione
 
The Lobster
Yorgos Lanthimos (Grecia, 2015)
 
Cosmos
Andrzej Żuławski (Francia, 2015) - resoconti Locarno 68
 
Penumbra
Eduardo Villanueva (Messico, 2013)
 
Gia panta (Forever)
Margarita Manda (Grecia, 2014) - recensione
 
Love
Gaspar Noè (Francia, 2015)
 
Dead Body Welcome
Kees Brienen (India, 2013)
 
Il giardino delle delizie
Silvano Agosti (Italia, 1967) - echi
 
Barão Olavo, o Horrível
Júlio Bressane (Brasile, 1970)
 
Al Primo Soffio Di Vento
Franco Piavoli (Italia, 2002)
 
Kid
Fien Troch (Belgio, 2012) - recensione
 
Leones
Jazmín López (Argentina, 2012)
 
Plemya (The Tribe)
Miroslav Slaboshpitsky (Ucraina, 2014) - recensione
 
Dark in the White Light (Sulanga gini aran)
Vimukthi Jayasundara (Sri Lanka, 2015) - resoconti Locarno 68


Malaventura
Michel Lipkes (Messico, 2011)
 
Silent Ones (A csendesek)
Ricky Rijneke (Olanda, 2013) - recensione
 
Medeas
Andrea Pallaoro (Italia, USA, 2013) - recensione
 
Lost River
Ryan Gosling (USA, 2014)
 
La lapidation de Saint Étienne (La lapidació de Sant Esteve)
Pere Vilà i Barceló (Spagna, 2012)
 
White Epilepsy
Philippe Grandrieux (Francia, 2012)
 
Clarisse or Something About Us (Clarisse ou alguma coisa sobre nós dois)
Petrus Cariry (Brasile, 2015)
 
Tikkun
Avishai Sivan (Israele, 2015) - resoconti Locarno 68
 
The Sun and the Moon
Stephen Dwoskin (Uk, 2007)
 
Meat and Milk (De chair et de lait)
Bernard Bloch (Francia, 2014) - recensione
 
The Seventh Walk (Saatvin sair)
Amit Dutta (India, 2014)

20 commenti:

  1. che bello vedere la distancia (pensavo non ti fosse piaciuto) e leviathan in lista *_*

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    1. Ne ho visti di peggio, considerando i circa 110 film in totale, e quello di Caballero comunque si aggiudica la sufficienza. Diciamo che "Leviathan" non mi ha fatto gridare al miracolo, ma è comunque un film che ho apprezzato ;)

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    2. Poi, a modo suo, "La distancia" ha un'originalità non indifferente.

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    3. a me caballero fa impazzire non so che farci :D

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    4. Finisterrae però è a un livello superiore, mi è piaciuto molto di più.

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    5. no io voto la distancia tutta la vita ! E' pure sottilmente inquietante ( il tizio alla fine mi ha ricordato un sacco olivier de sagazan e le sue performance) e se uniamo il tutto all'intervista che ha rilasciato è subito cult :
      ''la gente è incasellata, vuole che le si spieghino le cose e non dover pensare. La distancia è un luogo, esiste nella mia testa e lo mostro. ''

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    6. Eh lo so, a differenza mia tu sei anche più incline all'aspetto grottesco... Non sapevo di questa intervista, letta così ci sta tutto in effetti :)

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  2. Anche quest'anno un sacco di roba interessante che ancora mi manca. The Lobster e The Tribe sono già in lista. E domani mi sa che la lista si allungherà ancora... ;)

    Tra questi ne ho visti giusto un paio: Love, piaciuto decisamente, e Lost River, esordio affascinante ma forse non del tutto riuscito.

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    1. Tra i dieci lungometraggi mancanti di domani non so quanti potranno allungare la tua lista, c'è però un classico (seppur di nicchia) che quasi certamente avrai sentito nominare ;) Credimi, che su "Lost River" non ci scommettevo e invece, per me una delle sorprese più interessanti. Sicuramente come dici, non pienamente riuscito ma terribilmente affascinante, quello si!

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  3. Ehi Frank, ottima lista ;)
    Ne ho visti solo 11 per ora ma ce ne sono parecchi che ho in lista da molto tempo. Contentissimo per il film di Gosling che, contro ogni pronostico, ha stupito non poco anche me.
    Non vedo l'ora di vedere la lista di domani ;)

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    1. Grazie Pietro!
      Sei già a buon numero dai, e sono certo che ne recupererai molti altri in breve tempo. Direi inoltre che della lista di domani, pochi te ne mancano ;)
      Gosling sorpresona, hai proprio ragione!

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  4. Anonimo18:13

    Davvero bello "Barao olavo", io credo che Bressane abbia voluto (ri)evocare un sorta di cinema degli orrori, ricostruendolo pezzo per pezzo. "Aka ana" è un cazzo di capolavoro, tutte quelle immagini, che sfociano quasi nel pornografico, non fanno provare alcun piacere anzi turbano ed inquietano lo spettatore. Vabbè chapeau per Noè, mentre "Medeas" mi è piaciuto davvero tanto, quello di Straub mi manca, mentre quel "The tribe" a me non é piaciuto, non mi ha detto niente.

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    1. Hai ragione, "Barao Olavo" è proprio una sorta di teatrino degli orrori, grande Bressane, devo recuperare altro di lui, oltre a questo finora penso d'aver visto solo "L'angelo è nato" e "Uccise la famiglia e se ne andò al cinema". Gli altri titoli sappiamo già che ci accomunano, anche se per me, "Aka Ana" necessita di una revisione. Riguardo "Plemya", io invece l'ho trovato ingegnoso proprio per la sua perturbante assenza di voci, senza contare quel finale (il massacro in camera) che mi ha letteralmente ribaltato :)

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    2. Anonimo19:14

      Beh si, il finale è incredibile, insieme alla scena dell'aborto. Però alla fin fine il film non mi ha convinto tantissimo

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  5. Come non detto, visto uno...
    Accidenti a me che ti vengo a leggere e poi mi ritrovo a sentirmi un coglione ;)

    Manco Leviathan è lo stesso che ho visto io, mortacci tua

    (insomma, solo Lanthimos)

    ah, mica avevo capito che Noè t'era piaciuto così tanto...

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    1. Ahaha non sentirti così dai :)
      Guarda, almeno tre li ho visti online (forse anche di più): i primi due documentari sul tubo, e Leones, che l'ho visto in streaming su FilmTv (tra l'altro hanno appena inserito "Noche" che vidi al TFF due anni fa). Il "Leviathan", è quello che mi sembra aveva recensito anche Lucia (Il giorno degli zombi), ne avevamo anche accennato sulla tua rece dell'altro "Leviathan".
      Eh si, "Love" mi è piaciuto, non entusiasmato a primo impatto, ma inserito perchè sono convinto che una seconda visione sia indispensabile, certamente non l'ho immediatamente colto nella sua profondità... ma te l'hai visto?

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    2. No no, perchè spero sempre in una possibile distribuzione. magari da quei matti della Good Films :)

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    3. Trattandosi di Noè non è improbabile, in effetti.

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  6. Sto migliorando alla grande... ne ho visti ben 5! :) :)
    "The Lobster", "Love", "Quei loro incontri", "The Tribe" e il documentario della Baglivo. L'unico che non mi è piaciuto (ma proprio per niente) è proprio "Love". Ma non importa, la cosa più bella sarebbe se questi film arrivassero al pubblico e il pubblico fosse messo in grado di esprimere giudizi. Per adesso è un'utopia... e fortuna che c'è questo tuo blog! Complimenti ancora.

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    1. Non sei l'unico, noto che quest'anno vi siete prepararati un pò tutti alla grande, bene ;)
      "Love" è un film che ha diviso molti, certi lo hanno proprio odiato e altri, incensato. La mi prima impressione è stata quella di comunque un buon film, anche se, parlando di Noè, a mio parere inferiore alle opere precedenti. Da rivalutare sicuramente nel tempo però...
      Grazie a te, Kelvin :)

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