Affezionati lettori,
come di consueto, giunti alle soglie dell'anno nuovo, è il momento di dare spazio alla prima parte sugli immancabili resoconti del cinema assimilato nel corso dell'anno. Si seguiranno all'incirca le stesse modalità di catalogazione adottate l'ultima volta, con qualche leggera variante. Per prima cosa l'inventario non si baserà sui soli film realizzati durante l'anno ma bensì, importante (ci tengo sempre a precisarlo), su quelli visionati per la prima volta in questo 2015, con la differenza però, che stavolta si è deciso di optare per l'inserimento in lista solamente dei film più significativi, quindi, solo quelli che il sottoscritto considera essere stati i migliori.
Scelta, invero, dalla quale i lungometraggi (poco più di un centinaio in totale visti) avrebbero anche potuto restare esenti ma che al contrario, è stato indispensabile apportare per i cortometraggi, poichè il loro elevato numero (sui 350 circa) avrebbe comportato a una lista esageratamente dispersiva (oltrepiù se suddivisa), alla fine, anche impossibile da consultare (considerato oltremodo che il ricordo, di moltissimi tra questi, è teso a sfumarsi con il tempo). In definitiva dunque, per una certa coerenza e struttura di catalogazione, la scelta per "i migliori" verrà applicata allo stesso modo per entrambi le sezioni, così da compendiare il tutto, inoltre, in soli tre post (anzichè quattro come l'anno scorso). Come da prassi, si inizierà quindi con l'elenco dei cortometraggi che, dopo una meticolosa selezione, si costituirà di 50 titoli in tutto: 40 tra i più significativi, elencati in questa prima parte (non necessariamente in ordine preferenziale, molti film sono comunque interscambiabili di posizione), più altri 10 (gli eletti), che assieme alla Top Ten dei lungometraggi, rappresenteranno le prime posizioni della classifica vera e propria, e che sarà pubblicata il giorno 31, qualche ora prima dello scoccare dei consueti botti di Capodanno. Domani, invece, sarà la volta dei 40 lungometraggi più significativi, i quali si avvarranno delle stesse modalità qui effettuate. come di consueto, giunti alle soglie dell'anno nuovo, è il momento di dare spazio alla prima parte sugli immancabili resoconti del cinema assimilato nel corso dell'anno. Si seguiranno all'incirca le stesse modalità di catalogazione adottate l'ultima volta, con qualche leggera variante. Per prima cosa l'inventario non si baserà sui soli film realizzati durante l'anno ma bensì, importante (ci tengo sempre a precisarlo), su quelli visionati per la prima volta in questo 2015, con la differenza però, che stavolta si è deciso di optare per l'inserimento in lista solamente dei film più significativi, quindi, solo quelli che il sottoscritto considera essere stati i migliori.
Un'ultima nota, prima di lasciarvi scorrere sulla rassegna di titoli: poichè mi piacerebbe consideraste questo elenco come un'utile guida, per l'orientamento verso nuove visioni/esperienze - future o immediate - per quanto possibile, ho cercato di rendere disponibile affianco ad ogni titolo il link (video) diretto al film (i soliti canali insomma, YouTube, Vimeo...). Allo stesso modo, un link (recensione) è disponibile per quei film sui quali, qui nel blog, si è già scritto... Buona consultazione!
Eager
Allison Schulnik (USA, 2014) - video
Echo Chamber
Guillermo Moncayo (Francia, 2014)
The Riddle of Lumen (USA, 1972
The Domain of the Moment (USA, 1977)
Stan Brakhage
Stan Brakhage
Morning of Saint Anthony’s Day (Manhã de Santo António)
João Pedro Rodrigues (Portogallo, 2012) - recensione
Water-mirror of Granada (Aguaespejo granadino)
José Val del Omar (Spagna, 1955)
Stone Circles
Barbara Hammer (USA, 1983)
Elegy / Nature Sex
Motu Maeva
Maureen Fazendeiro (Francia, 2014)
Note to Erik (USA, 1968) - video
Hunter
Fantasma
Manuela de Laborde (Messico, 2013)
Egotic World (Unmathabudham Jagath)
Vipin Vijay (India, 2000)
Boundary
Devin Horan (Latvia, 2009)
The Poorhouse Revisited
Michael Higgins (Irlanda, 2011)
Cloud Shadow (Wolkenschatten)
Anja Dornieden, Juan David González Monroy (Germania, 2014) - recensione
The Tiger's Mind
Beatrice Gibson (Uk, 2012)
copiare meno l'emergere del possibile non ti farebbe male
RispondiEliminaSemmai è il contrario coglione. Prima di sparare cazzate ti consiglio di dare uno sguardo molto attento ai trascorsi di questo blog.
Eliminami pare che la maggior parte dei film che metti in classifica e di cui non hai scritto fossero nell'emergere del possibile e anche l'introduzione evoca alcune cose scritte da lui. grazie per il coglione cmq
EliminaE a me invece pare che tu insista a scrivere commenti (tra l'altro, proprio nello stile che è solito usare colui che vai difendendo) senza conoscere nè il blog, nè tantomento il sottoscritto. Quindi seriamente, ti ripeto, prima di giudicare perlomeno leggiti trascorsi e commenti (specie riguardo ai resoconti dell'anno scorso) e poi ne riparliamo. Il coglione, comunque, era solo per farti sentire più a casa tua, dato che hai scambiato questo posto per l'edp. Non prendertela a male ;)
EliminaChe bello vedere Straub :)
RispondiEliminaTra i lunghi ci sarà anche "Quei loro incontri" ;)
EliminaLista notevolissima, Frank. Sei come sempre una garanzia. :)
RispondiEliminaPurtroppo ne ho visti solo un paio, ma per cominciare vedrò quelli che hai linkato.
So già che nella top ten dei corti ci sarà un'opera che abbiamo amato molto entrambi. ;)
Grazie Otis, stima reciproca ;)
EliminaSi, per iniziare, con quelli da visione immediata ti becchi già degli ottimi film.
Riguardo alla top ten dei corti però, sinceramente, così al volo sto pensando quale può essere l'opera a cui fai riferimento... Devo ripassare un attimo la lista :)