27.2.13

Salmo Rosso (Még Kér a Nép)

Miklòs Jancsò
Ungheria, 1972
82 minuti

Nel 1890 nelle campagne ungheresi, i braccianti agricoli sono in rivolta per far valere i propri diritti. Un gruppo di soldati, dopo aver occupato la zona, si prepara ad una violenta repressione contro i contadini...
Presentato a Cannes '72, dove Jancsò si aggiudicò il Premio per la Miglior Regia, Salmo Rosso entra di diritto in quel cinema politico/rivoluzionario che ha contraddistinto gran parte delle pellcole a cavallo tra gli anni '60/70. Ispirato ai movimenti rivoluzionari ungheresi del 19° secolo, tra cui la Rivoluzione Ungherese del 1848, fa riferimento anche alle poesie di Sandor Petofi, da cui è tratto il titolo originale "Il popolo chiede ancora".
Con questa studiatissima rappresentazione coreografica, Jancsò raggiunge quì, la vetta della sua poetica. Salmo Rosso si rivela infatti come una sorta di musical ideologico composto totalmente da canti e balli popolari ungheresi e canzoni cantate in russo e in inglese. Il film si scompone in 27 piani sequenza dove il movimento fluttuante della cinepresa accompagna le azioni dei personaggi con immagini di rara bellezza: tra danze di gruppo e riti popolari, il "popolo" viene constantemente seguito attraverso le verdi campagne fino all'insurrezione finale. Tra i momenti visivamente più suggestivi, risaltano la scena dove i braccianti avanzano in gruppo verso i soldati, con il fiocco rosso sul palmo della mano destra e la magnifica conclusione, con i vestiti sparsi a terra e infilzati dalle spade, che riporta alla memoria il surrealismo di Arrabal e Jodorowsky.
Uno dei migliori film ungheresi dell'epoca.
Elegante danza di rivoluzione!

3 commenti:

  1. Per quanto mi riesca triste lasciare solo oggi, data la scomparsa dell'autore, un commento in questo post, non posso che ribadire quanto hai già scritto tu a riguardo: film incredibile, visto dopo aver letto questa recensione quando ancora non ci consociavamo così bene, e, be', al solito non posso che ringraziarti per i preziosi consigli. Un altro grande del cinema se n'è andato, sono umanamente depresso e cinefilicamente sconcertato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Noo! Non ne sapevo nulla, anche Jancsò ci ha lasciato, dispiace cribbio! Ho visto poco dei suoi lavori, "La Pacifista" però non mi aveva colpito granchè. Quello che sto cercando da un pezzo invece è "Agnus Dei", che da quanto ho letto dovrebbe essere terribilmente simile a questo "Salmo Rosso", memorabile, davvero! Grazie per il commento, e per la notizia, seppur triste.

      Elimina
    2. Ammazza, anche io sono curiosissimo di vedere "Agnus dei", non ho letto niente a riguardo ma ci sono dei fotogrammi in rete che son da brividi.

      Elimina