31.12.16

Resoconti ViS 2016: parte #3 | Le Top 10 ufficiali (i massimi preferiti)

Ed eccoci giunti all'appuntamento conclusivo, anche per questo 2016, volato via in maniera pazzesca tra le altre cose. Quindi, vale "decapitare il toro" subito, manca poco alla scarica di botti e mi preme innanzitutto porgere il più sentito augurio a tutti in vista di un Capodanno dei migliori.
Fatto ciò, non resta che invitarvi alla consultazione complessiva (tra lunghi e cortometraggi) dei 20 personali favoriti: una scelta di titoli che magari a qualcuno potrà anche sembrare paradossale, specie inerente alla sezione più importante, quella dei lungometraggi (la seconda posizione probabilmente meraviglierà). Ma in fin dei conti di inclinazioni personali si tratta, senza condizionamenti di sorta.

30.12.16

Resoconti ViS 2016: parte #2 | I lungometraggi più interessanti (visti per la prima volta durante l'anno) - posizione 35-11

Penultimo appuntamento con i resoconti 2016. L'elenco qui di seguito comprende una selezione di venticinque feature film (accuratamente scelti dalla buona ottantina visionati quest'anno) che, meritevoli d'aver lasciato qualche ricordo in più e d'aver trasmesso sensazioni di una certa rilevanza, dal sottoscritto si sono fatti apprezzare in modo maggiore ad altri. Sono i film che condurranno direttamente alle porte della Top 10 (l'elezione dei migliori) in programma per domani e per i quali, vale lo stesso criterio di valutazione adottato nella scelta dei cortometraggi (da leggere qui). Ricordo sempre i link affiancati ad alcuni titoli, che indirizzano alle relative recensioni qui sul blog.

28.12.16

Resoconti ViS 2016: parte #1 | I cortometraggi più interessanti (visti per la prima volta durante l'anno)

Come consuetudine, eccoci giunti al primo dei tre appuntamenti che stabiliranno i resoconti ufficiali per questo 2016, dopo la parentesi introduttiva sulle Menzioni particolari del post precedente (qui), che invito a consultare per chiunque volesse avere una prospettiva completa sui motivi e le scelte effettuate. Da questo post, lo schema seguirà le stesse modalità dell'anno scorso: si parte quindi con una selezione dei cortometraggi più interessanti, si proseguirà il giorno 30 con l'elenco dei lungometraggi e si concluderà il 31, con le prime 10 posizioni per entrambi, a decreto di quelli che il sottoscritto ha valutato come i migliori film visti, per la prima volta nel corso dell'anno (sottolineo sempre)!

24.12.16

Resoconti ViS 2016: introduzione | Menzioni particolari

Stimati lettori,
penso che mai come questa volta, i consueti resoconti di fine anno siano un appuntamento necessario, proprio da un punto di vista compensativo. Essi divengono infatti l'occasione più idonea per sopperire ad una progressiva carenza informativa che nel corso degli ultimi mesi si è fatta via via più intensa, finendo quasi per sospendersi in un limbo immutabile, che ha portato ad una conseguente radità di articoli pubblicati.

7.12.16

Echi #29 | Syd Barrett's First Trip

Nigel Lesmoir-Gordon
Uk, 1966-1967
11 minuti

"Tutti quanti, di solito, andavamo in quei boschi da ragazzini. È una zona molto precisa: un bosco specifico sulla strada che porta alle Gog Magog Hills, poche miglia a est di Cambridge."  
- Roger Waters

25.10.16

Nearsight

Saul Levine
USA, 1977-1978
2 minuti

Si potrebbe anche partire da uno scavato di vita strettamente personale, molto remoto, per tentare di descrivere le sensazioni scaturite ogni qualvolta dalla visione di Nearsight, ma certamente in molti, accostandosi al cinema di Saul Levine, potranno ugualmente rilevarne attraverso le proprie esperienze. Perchè risulta impressionante, come le brevi pellicole del cineasta originario del Connecticut riescano a stabilire con estrema familiarità un contatto immediato con l'osservatore.

17.10.16

Suspiria

Dario Argento
Italia, 1977
95 minuti

"Senti questo respiro? È come un sibilo, senti, ascolta!
La direttrice è qui. È lei il respiro che sentiamo. È lei la direttrice... È lo stesso modo strano, lo stesso respiro, così strano che adesso so, con assoluta certezza, che lei è qui... Questo respiro, non puoi più dimenticarlo!"*

7.10.16

Meurtrière

Philippe Grandrieux
Francia, 2015
60 minuti

"Le mani non prendono nulla. appendici ingombranti il cui utilizzo è perso. Il corpo è subordinato all'impulso che lo anima. È questo impulso costante che spinge in avanti ogni atto. La ferocia arriverà solo a causa dell'istinto. Il mondo di Meutrière sta gradualmente cominciando a penetrare in noi." - Philippe Grandrieux

22.9.16

Damnesia

Scout Tafoya
USA, 2014
102 minuti

Una ragazza con problemi asmatici percorre un vasto campo di fiori, finchè, trovatasi di fronte alla riva di un argine sul quale tenta di salire, viene colta da una crisi allergenica e si accascia sul manto erboso. Impossibilitata a muoversi, paralizzata dalla paura, mentre cala il crepuscolo la sua mente inizia a colmarsi dei ricordi del passato...

9.9.16

Huba (Parasite)

Anka Sasnal, Wilhelm Sasnal
Polonia, Uk, 2014
66 minuti

Un vecchio uomo ammalato, pesantemente segnato da una vita di lavoro in fabbrica; una giovane madre (forse la figlia) e il suo neonato. Tre esistenze sul filo della fragilità, destinate a convivere giorno dopo giorno nel soffocante appartamento di una Polonia grigia e industrializzata...

31.8.16

69° Festival del Film Locarno: resoconti personali (parte terza e Top 10)

Ultimo giorno del mese, giusta conclusione dei resoconti locarnesi.
Tra i film segnalati nella seconda parte, si è accennato a Rio Corgo, dove i ricordi segnavano l'esistenza del vecchio protagonista. E In via generale, sui processi della memoria s'incentra anche l'ultimo, suggestivo lavoro di Rita Avezedo Gomes: Correspondências.

21.8.16

69° Festival del Film Locarno: resoconti personali (parte 2)

S'interrompeva tra i ghiacciai montuosi de L'immense retour (il cortometraggio premiato con il Pardino d'Oro), la prima parte di questi resoconti locarnesi. E per restare in tema, sempre nella sezione Pardi di domani, è opportuno proseguire dalle stesse alture e conformità geologiche segnalando velocemente An Aviation Field, di Joana Pimenta, dove il cratere di un vulcano di un'ignota periferia brasiliana diventa il centro sperimentale per la costruzione (e successiva distruzione) di una base d'aviazione modello.

16.8.16

69° Festival del Film Locarno: resoconti personali (parte 1)

Quest'anno è davvero volata: nemmeno il tempo d'immaginarselo, il festival, e ci si ritrova nuovamente qui davanti allo schermo del pc per annotarne le impressioni. Cinque giorni di proiezioni durante i quali di materiale visionato c'è ne stato parecchio, nonostante alcuni film tra quelli in programma sono inevitabilmente sfuggiti, normale prassi d'altronde, quando poi ci si ritrova immersi direttamente nel caos dell'ambiente festivaliero. È comunque una media giornaliera di visioni che si è alzata non di poco, se confrontata alle edizioni scorse.

6.8.16

Visione a Locarno 2016

Le ultime pioggie hanno rinfrescato, giusto in tempo per un viaggio in completa distensione. Da domani, infatti, e fino al giorno 12, per il quarto anno consecutivo si farà presenza al Festival del Film Locarno, giunto alla sua 69a edizione. Cinque giorni che per il sottoscritto sono ormai un'abitualità, un appuntamento che si rinnova e che nel tempo, sta diventando indeclinabile per fruire della visione su grande schermo di certo cinema. Ma soprattutto, è un'occasione sempre piacevole per ritrovare amici blogger con i quali si aveva già condiviso l'esperienza, ed incontrarne altri di persona con i quali, nel virtuale, c'è sempre stato uno scambio di visioni/opinioni pressochè condivisibile.

22.7.16

Echi #28 | Macula

Carole Arcega
Francia, 2004
16 minuti

"La particolarità del mio lavoro è la fusione tra il corpo e il corpo pellicola. Una sorta di "film biologico", qualcosa che esiste in pittura, come in Francis Bacon, ad esempio."
- Carole Arcega

9.7.16

Tracce #34 | Jorge

Salvatore Arato
Italia, 2016
11 minuti

"La quercia è un albero.
Il sangue - un fiume.
Il tavolo è un tempio.
Il cervo - un cuore.
Quando Eden brucerà
ciascun animale morente
sarà un narratore
di tempesta.
"

3.7.16

Évolution

Lucile Hadžihalilovic
Francia, Belgio, Spagna, 2015
81 minuti

In un remoto villaggio dell'isola di Lanzarote, Nicolas, undici anni, vive con la madre assieme ad altri bambini (all'incirca della stessa età) accuditi da un gruppo di sole donne, tutte dall'aspetto androgino e molto simili tra loro.

4.6.16

Tracce #33 | Possession Subway Scene: il dettaglio mancante

Da tempo, era mia intenzione compendiare in un post le curiosità raccolte. Spinto da un interesse inesauribile verso quella che, a distanza di anni e nonostante il cinema visto, rimane a tutti gli effetti la mia opera del cuore. Ed è innegabilmente il motivo per cui non ne ho mai steso una critica/riflessione, poichè impossibilitato veramente dal farlo, per un film di tale immensità. Una particolare informazione (corredata di qualche aneddoto) però sono spinto a condividerla, per tutti quelli che ancora non ne siano a conoscenza, ma anche per coloro che magari, essendo in "possesso" (passatemi il termine) di ulteriori notizie inerenti al contenuto, o informazioni più esatte, possano quindi contribuire nell'esporle, intervenendo direttamente in questo spazio.

26.5.16

Lacrau

João Vladimiro
Portogallo, 2013
92 minuti

"And all around it wandering ghosts wail and howl."

Premiato all'IndieLisboa Festival, la seconda pellicola del portoghese João Vladimiro si espone da subito come un oggetto pittoresco, inconsueto e radicale. È un pò come una sorta di cimelio emerso da un tempo remoto che l'umanità, stretta ed inglobata nella moderna industrializzazione, sembra aver dimenticato.

17.5.16

Japón

Carlos Reygadas
Messico, Germania, Olanda, Spagna, 2002
130 minuti

È un grande piacere per me, oggi, poter raccogliere in questo spazio le sentite riflessioni di uno stimato amico, Dries, riguardo al portentoso esordio al lungometraggio di uno tra gli autori più significativi e ammirati del cinema contemporaneo. C'è un minimo d'intervento personale nell'impostazione del post, diciamo, conforme allo stile del blog, ma i pensieri che ne leggerete sono tutti farina del suo sacco.

5.5.16

Le combat

Safia Benhaim
Francia, 2007
5 minuti

È notte, la sola luce di un faro illumina una porzione di spazio esterno, quello che a percezione può sembrare il giardino di un'abitazione. Un bambino si accinge a cogliere dal terreno una pala, ed impugnata, ingaggia una "danza" battagliera contro qualcosa che si muove nell'oscurità. Ma è solamente un coniglio, in realtà in fuga poichè impaurito dall'irruente minaccia che si trova di fronte.

28.4.16

Minotauro

Nicolás Pereda
Messico, 2015
53 minuti

"Il sonno viene come l’avanzare della marea. Opporsi è impossibile. È un sonno così profondo che né lo squillo del telefono né il rumore delle auto che passano fuori mi arrivano all’orecchio. Nessun dolore, nessuna tristezza laggiù: solo il mondo del sonno dove precipito con un tonfo."
- Banana Yoshimoto

20.4.16

Echi #27 | Tetsuo II - Body Hammer

"Tokyo sta diventando sempre più una specie di terra della realtà virtuale. La gente non comunica più attraverso il contatto, ma affida tutto alla tecnologia che sta sostituendo progressivamente la comunicazione stessa. La gente sta perdendo il senso del proprio essere: ci stiamo dimenticando di esseri umani...

13.4.16

No Home Movie

Chantal Akerman
Belgio, Francia, 2015
112 minuti

Revisionando l'intimistico e toccante No Home Movie, a distanza di mesi dalla prima in quel di Locarno, appare quantomai evidente come tutto quel che vediamo (specie oltre le mura domestiche o, più indicativamente, oltre l'ordinario colloquiare tra Chantal Akerman e sua madre) rifletta in maniera emblematica gli stati d'animo della compianta cineasta belga in quei determinati (e determinanti) momenti della propria vita, che precedettero la perdita della madre.

4.4.16

The Better Angels

A.J. Edwards
USA, 2014
94 minuti

"All that I am, or hope to be, I owe to my angel mother" - Abraham Lincoln

Il qui riportato pensiero del sedicesimo presidente degli Stati Uniti d'America, è quantomai trasparente nell'abbagliante esordio di A.J. Edwards (già collaboratore di Terrence Malick, e lo si nota all'istante), rappresentando quasi indiscutibilmente il principale nucleo sostanziale in un'opera, a conti fatti, dal contenuto carente, ma che al contrario fonda tutta la sua estatica potenza sulla forma.

29.3.16

Violet

Bas Devos
Belgio, 2013
82 minuti

Basterebbe quel meraviglioso carrello conclusivo tra le vie di un quartiere periferico deserto, per fare di Violet (32° TFF) un grande film; un plein air di circa cinque minuti che consolida il clima rarefatto e sospeso che permea l'intero lavoro, fluttuante nella taciturnità del primo crepuscolo, fino a terminare la sua pacata escursione svanendo all'interno di una condensa nebbiosa che satura lo schermo.

22.3.16

Nelda

Piero Bargellini
Italia, 1969
4 minuti

Tra le opere che, attraverso uno spazio visivo percepito in prevalenza come uniforme, riescono a restituire efficacia all'inafferrabilità dell'assenza, spicca senza dubbio Nelda (visibile qui). Breve cortometraggio sperimentale realizzato in 16mm invertibile da Piero Bargellini, artista italiano pressochè sconosciuto (se non proprio nel circuito strettamente più underground del periodo), e morto a soli quarantadue anni, nel 1982, in seguito all'eccessivo stile di vita.

16.3.16

Crash

David Cronenberg
Canada, 1996
96 minuti

Agghiacciante come il freddo delle lamiere che ne incidono lo svolgimento, Crash, è l'amplesso "necrofilo" della Nuova Carne; il suo rivolgimento, che trova nell'asettica meccanicità del corpo-macchina, la decisiva stimolazione alle pulsioni del corpo-carne, e alle sue deformazioni. Un film che turba profondamente per come riesce ad avvicinarsi in maniera così tangibile al lato più impenetrabile e morboso della natura umana.

10.3.16

Hands of Purple Distances (Ruke ljubičastih daljina)

Sava Trifković
Jugoslavia, 1962
11 minuti

Misconosciuto gioiellino slavo, parecchio simbolico, diretto da un ex-architetto che, stando alle carenti informazioni raccolte, pare non aver mai dimostrato, più di tanto, grande interesse per il cinema, eccetto che per altri due lavori successivi e altrettanto rari: Praistorija Vojvodine (1975) e Drug Djavo (1980) realizzato per la televisione.

18.2.16

Andrzej Zulawski: in memory

Ho trovato questo interessante (ma anche simpatico) video, che specialmente in simili circostanze, ritengo sintetizzi meglio di qualsiasi parola di commiato il pensiero, la storia e il percorso artistico dell'appena scomparso maestro polacco. Segnalo inoltre, al seguito, la visione di un altro brevissimo video-collage composto da estratti dei suoi film più significativi.
Un immenso grazie, Andrzej, per il cinema irripetibile che ci hai lasciato.

12.2.16

Tracce #32 | L'alfabeto ignoto di David Lynch

The Alphabet (David Lynch)
USA, 1968

4 minuti 

"Ricorda che stai trattando con la forma umana"

Concepito agli albori del suo percorso artistico più sperimentale, in quello che il sottoscritto ritiene sia stato indubitatamente il suo decennio migliore, il secondo cortometraggio di David Lynch, The Alphabet, singolare ibrido tra cinema, stop-animation e video-installazione, rappresenta già di per sè, nella sua versione ufficiale e conosciuta (qui), un esperimento decisamente originale ed inquietante.

27.1.16

Segnalazioni: 45° IFFR International Film Festival Rotterdam

Ha inizio stasera e si concluderà tra dieci giorni la quarantacinquesima edizione dell'IFFR, festival europeo tra i più rilevanti (nonchè, come ormai i lettori sapranno, prediletto da questo blog) la cui programmazione il sottoscritto ha sempre seguito con scrupoloso interesse.

14.1.16

Fruit of Paradise (Ovoce stromů rajských jíme)

Věra Chytilová
Cecoslovacchia, 1970
98 minuti

"E quando Eva vide che l'albero era desiderabile, prese il frutto e lo mangiò. Lo diede a suo marito e lui lo mangiò. Ed entrambi i loro occhi si aprirono, e scoprirono di essere enrtrambi nudi E sentirono la voce di Dio, ai piedi del Paradiso. E l'uomo e la donna si nascosero alla presenza di Dio, tra gli alberi e i frutti del Paradiso".

9.1.16

Echi #26 | Fuses


Carolee Schneemann
USA, 1964 / 1967
22 minuti

L'intimità erotica della pittrice/videoartista Carolee Schneemann e l'amante James Tenney. L'atto sessuale di due corpi scolpiti nella celluloide, è qui sublimato dal mero concetto di rappresentazione pornografica, la quale viene destrutturata/frazionata nel lirismo di un'immagine graffiante, e graffiata, dalla pittoricità di rapide sovrimpressioni visive.