7.12.16

Echi #29 | Syd Barrett's First Trip

Nigel Lesmoir-Gordon
Uk, 1966-1967
11 minuti

"Tutti quanti, di solito, andavamo in quei boschi da ragazzini. È una zona molto precisa: un bosco specifico sulla strada che porta alle Gog Magog Hills, poche miglia a est di Cambridge."  
- Roger Waters
 
Affiorato alquanto in sordina attraverso il web, come una reliquia intrisa della stessa aura di mistero che ruotava attorno al personaggio di Syd Barrett (e dello stesso enigma che affollava i suoi pensieri), con il passare del tempo questo breve ed improvvisato filmato in 8mm dell'allora studente di cinema e amico di gioventù, Nigel Lesmoir-Gordon, ha gradualmente acquisito una certa fama di culto. Non solo tra gli appassionati del genio-maledetto ("il diamante pazzo") di Cambridge e dei Pink Floyd, ma sicuramente ha innescato altrettanta curiosità anche tra gli estimatori del cinema più avant-garde. Poichè, al di là delle individuali testimonianze raccolte nel video (una prima parte - la più suggestiva - girata nella tarda estate del '66, che ci mostra quello che probabilmente fu il primo incontro con "l'acido", la prima "esperienza psichedelica" di Syd e dei suoi amici nelle colline di Gog Magog, e una seconda all'apparenza slegata, dove i Pink Floyd immortalati nell'aprile del '67 all'esterno degli Abbey Road Studios, esultano alla stipula del loro primo contratto discografico con la EMI Records) emergono quanto mai fulgidi e predominanti i lampi generazionali di un'epoca, tutta, che solo attraverso quelle immagini ormai consunte trattenute dalla pellicola, con le proprie alterabilità, è capace di restituire allo sguardo quel singolare fascino che spesso, sostanzialmente, vivifica lavori del periodo sullo stesso stile (vedi i film di Pierre Clémenti). Seppur realizzato senza previsione alcuna*, come una sorta di documento personal-amatoriale dal quale solo successivamente, in soggettiva analisi, è possibile se mai estrapolarne intenti che esulino dal semplice atto memorativo (l'allusione ad una primaria esperienza, comunque sia, con due realtà nuove e differenti - il trip / il contratto discografico - a presumibile nesso tra loro anche in vista dei destini opposti - la triste caduta di Syd / la glorificazione della band), SB'sFT ha finito con il tempo per costituirsi come un oggetto d'avanguardia a tutti gli effetti, andando a collocarsi con inaspettato pregio in quella determinata fetta di cinema. Originariamente il sonoro era assente, solo in seguito al rinvenimento del materiale (un bootleg-dvd emerso agli inizi del decennio scorso) ne sono uscite versioni con audio aggiunto. Operazione certamente contestabile, anche se la traccia ambient presente nella versione, qui, dal sottoscritto visionata, esercita un impatto notevole. Scelta sicuramente azzeccata a rafforzamento di tali immagini e della prospettiva dimensionale da cui farsi investire, specie nella prima parte, di questo fascinoso viaggio.

* "Ho girato questo film sulle colline Gog Magog con un gruppo di amici: Syd, David Gale, Andrew Rawlinson, Russell Page, Lucy Pryor e mia moglie, Lucy. Lei è quella in impermeabile giallo che parla con l'albero. Si tratta di un film inconsapevole, non era stato previsto. L'altro materiale ritrae la band all'esterno della EMI, dopo la firma del loro primo contratto. Il girato è grezzo, ma questi filmati inediti sono sorprendenti anche così. Le immagini di Syd con i funghi credo resteranno per sempre nell'immaginario." ...
... "Eravamo tutti alla ricerca di una prospettiva più alta e volevamo far provare a chiunque quell'incredibile droga. Syd era un tipo ansioso e ossessionato da se stesso, quindi credevamo fosse una buona idea. Ripensandoci, invece, mi rendo conto che lui non era equipaggiato per affrontare un'esperienza del genere, perchè era troppo instabile. Syd era una persona semplice alle prese con qualcosa di profondo che non sapeva gestire".
- Nigel Lesmoir-Gordon




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