30.6.13

La Quinta Stagione (La Cinquieme Saison)

Peter Brosens, Jessica Woodworth
Belgio, Francia, Olanda, 2012
93 minuti


Il gallo si rifiuta di cantare perchè sa già, che l'uomo seduto di fronte a lui, indosserà la maschera della meschinità; il suo cuore si essiccherà assieme alla terra arida che fino a quel momento ha coltivato e che ora, si rifiuta di germogliare. Le mucche non danno più latte perchè sanno già, che colei addetta alla loro mungitura, cadrà nell'abiezione ed il latte, colerà quindi per l'ultima volta come lacrime su quel muro alle sue spalle, dietro il suo sguardo afflitto. Allora il fuoco non divamperà, gli animali resteranno in letargo, la neve cadrà d'estate e gli alberi secchi si contorceranno sotto il cielo caliginoso prima di infrangersi al suolo, anche un'amore in procinto di sbocciare non avrà evoluzione, ma resterà imprigionato tra ripidi sentieri fangosi, perchè la Natura ha deciso inesorabilmente di interrompere il suo corso e con esso, di avvizzire i sentimenti dell'uomo.

26.6.13

Sangre

Amat Escalante
Messico, Francia, 2005
86 minuti


Diego lavora come portiere in un edificio pubblico e vive con la moglie Blanca in un appartamento popolare di periferia. Le loro giornate scorrono nella più totale apatia, scandite da un'alienante quotidianietà composta di rituali ciclici: colazione, lavoro, cena, telenovela serale, sesso programmato, colazione.... e così via. Un giorno l'arrivo improvviso della figlia di Diego, Karina, porterà disordine nella monotona vita dell'uomo...
In apertura, su di un inusuale sfondo bianco dove scorrono i crediti, bisogna porre attenzione a due nomi che equivalgono a garanzia: Pedro aguilera e Carlos Reygadas, rispettivamente assistente alla direzione e co-produttore di questo interessante esordio del giovane Amat Escalante (classe 1979), che si è aggiudicato il premio Fipresci nella sezione Un Certain Regard a Cannes.

23.6.13

Djeca (Buon Anno Sarajevo)

Aida Begic
Bosnia, Francia, Germania, Turchia, 2012
90 minuti


Rahima e Nedim, sorella e fratello orfani della guerra in Bosnia, vivono a Sarajevo tenuti sotto osservazione dai servizi sociali. Rahima, reduce da un'infanzia tormentata, trova conforto attraverso la conversione alla religione islamica e lavora in nero come cuoca in un ristorante, mentre Nedim, studente, è continuamente nei guai, originariamente causati dal litigio con il figlio di un potente ministro. La preocuppazione della sorella aumenta quando scopre che il ragazzo, è inoltre coinvolto nel contrabbando d'armi...

21.6.13

Tracce #6 | La Culla della Strega

Witch's Cradle (Maya Deren)
Usa, 1943
12 minuti


Grazie al successo del suo primo film, Meshes of the Afternoon (1943), la regista Maya Deren (Eleanora Derenkovskaja) si procurò una certa notorietà negli ambienti dell'avanguardia newyorkese, dove ebbe modo di conoscere e frequentare vari personaggi intellettuali. Tra questi, l'artista Marcel Duchamp, creatore di quell'Anemic Cinema (1925) che assieme ai lavori di Man Ray e Renè Clair, diede il via ai primi guizzi surrealisti dell'avanguardia parigina. Ed è proprio con Duchamp che la Deren ha realizzato Witch's Cradle, lavoro incompiuto girato nel museo Guggenheim nel 1942, in occasione dell'esposizione Art of this Century, nell'area della sezione surrealista allestita dallo stesso Duchamp.

18.6.13

Echi #4 | Il viaggiatore herzoghiano

Nosferatu, il principe della notte (Werner Herzog)
Francia, Germania, 1979
103 minuti


"Io ora al sole non attribuisco più nessuna importanza, né alle scintillanti fontane che alla gioventù piacciono tanto. Io adoro solo l'oscurità e le ombre, dove posso essere solo coi miei pensieri. Il tempo è un abisso profondo con lunghe infinite notti, i secoli vengono e vanno... Non avere la capacità di invecchiare è terribile. La morte non è il peggio: ci sono cose molto più orribili della morte. Riesce a immaginarlo? Durare attraverso i secoli, sperimentando ogni giorno le stesse futili cose." - Klaus Kinski

16.6.13

Tracce #5 | Carne e ruggine: breve sguardo sul cinema di Nieuwenhuijs e Seyferth

Cinema di carne e ruggine quello proposto dalla coppia di artisti olandesi Victor Nieuwenhuijs (lui) e Maartje Seyferth (lei). Entrambi originari di Amsterdam e provenienti dalle scuole d'arte (pittura, fotografia, teatro), nel 1986 le loro strade si incrociano e nasce una collaborazione a livello cinematografico. Fondano così la indipendente Moskito Film con lo scopo di produrre la loro personale filmografia, alquanto estranea anche ai canoni di un certo cinema d'essai destinato ai più temerari. Dalla visione di due pellicole disorientanti quali Crepuscule e Vlees e da una visitina presso il sito ufficiale, si possono già evidenziare le coordinate base che potrebbero comporre l'intera produzione del duo olandese; uno stile non proprio di grana fina se vogliamo, dove sesso dozzinale, alterazioni della realtà e incursioni nell'onirico la fanno da padrone.

7.6.13

Tracce #4 | I Cavalli di Zoltán

Elégia (Zoltán Huszárik)
Ungheria, 1965
19 minuti


Balázs Béla Studio è la scritta che campeggia in apertura di questo cortometraggio d'avanguardia diretto dall'ungherese Zoltán Huszárik e d'impulso, il primo pensiero corre a quel Béla Tarr, "autore di armonie". Paradossalmente, curiosando scopro che una connessione effettivamente esiste, perchè i primi lavori amatoriali del regista di The Turin Horse, catturano l'attenzione proprio di questo studio cinematografico sperimentale (fondato nel 1959 in omaggio al teorico cinematografico ungherese Balázs Béla, per l'appunto) il quale decide di finanziare quello che sarà l'esordio di Tarr: Családi tűzfészek (Nido di famiglia, 1979). Le coincidenze con il maestro magiaro terminano quì, ma volendo, altre assonanze possono emergere dalla visione di Elégia: i tradizionali volti della popolazione che scalfiggono lo schermo, le campagne, una stradina infangata che ricorre più volte.

4.6.13

Polytechnique

Denis Villeneuve
Canada, 2009
77 minuti


Sfogliando tra i miei archivi mi sono imbattuto in questo vecchio post, scritto più di un anno fa e che vale la pena rispolverare.

"Hai degli spiccioli?"
"Non molti...."

...E di colpo un'assordante rumore di spari, urla, una ragazza si copre l'orecchio sanguinante, intorno a lei il silenzio, solamente interrotto da un flebile acuto...
Inizia così lo stupendo film di Villeneuve, che ripercorre i drammatici istanti del massacro all' Ècole Polytechnique di Montreal, avvenuto il 6 dicembre 1989, nel quale un ragazzo sicuramente misogino decide di entrare all'università armato di fucile e sterminare il più alto numero di ragazze possibili...

1.6.13

Las (The Forest)

Piotr Dumala
Polonia, 2009
76 minuti


"Nelle profondità della tomba..."

Nei lavori di Piotr Dumala, il nero è tinta fondamentale, perchè rappresenta la superficie su cui l'artista polacco inscena le sue opere: tavole in gesso che vengono graffiate una ad una tramite appositi aghi e raschietti, lasciando così trasparire segni e linee bianche che lentamente acquistano forma. Questa particolare tecnica d'animazione viene chiamata "destructive animation" e Dumala ne è l'artefice da più di trent'anni. Da sempre ispirato al mondo dello scrittore Franz Kafka, nel corso di questo tempo Dumala ha realizzato una decina di cortometraggi d'animazione intrisi di ombre e oscurità, fino al 2009, anno in cui con Las, decide di esprimersi attraverso la sua prima opera puramente filmica,