29.11.13

Loubia Hamra (Fagioli Rossi)

Narimane Mari
Algeria, Francia, 2013
77 minuti

Una paradisiaca spiaggia dell'Algeria fa da cornice a un gruppo di ragazzini che gioca, sguazza tra le onde, si riposa sotto i raggi del sole per poi inscenare all'improvviso una guerra, che è un'allegoria del dramma storico vissuto dalla popolazione algerina...

27.11.13

Noche

Leonardo Brzezicki
Argentina, 2013
85 minuti


"Il personaggio principale è ossessionato dalle registrazioni audio, quindi ho registrato tutti i "suoi" suoni per Noche. Per almeno un anno, ho registrato ovunque: nei boschi, alle feste e sui treni. La maggior parte delle registrazioni non sono mai state utilizzate. I suoni che si sentono all'inizio del film provengono da una chiesa polacca e sono stati registrati durante una cerimonia di famiglia. Era buio pesto in chiesa e delle fievoli luci si accendevano solo quando il sacerdote entrava. Io non sono assolutamente religioso, ma quel posto mi creava soggezione." - Leonardo Brzezicki

20.11.13

Tracce #13 | Pedro Costa: territorio e spazio

Juventude em Marcha - Colossal Youth (2006) chiude il trittico iniziato con Ossos (1998) e No Quarto da Vanda (2000) sull'esplorazione del quartiere capoverdiano di Fontainhas, periferia di Lisbona. Con un rigore formale mai raggiunto prima, Pedro Costa scava per la terza volta in quel territorio a lui particolarmente vicino (una bidonville che si sta lentamente spopolando, novemila anime in attesa di essere trasferite in nuovi, asettici appartamenti); ne dilata i tempi, ne riconfigura gli spazi e la restituisce al nostro sguardo straniato, ed estasiato, da tale plasticità.

9.11.13

Digressioni #2 | Spring Breakers

Harmony Korine
Usa, 2012
94 minuti


Solo due impressioni del tutto personali, stilate cercando d'essere il più obiettivo possibile.
Inutile riportare qui l'ennesima sinossi di un film che, nel bene o nel male, ha oramai fatto il giro delle sale, del web e della blogosfera, diventando di dominio pubblico, un film che per molti è già considerato oggetto di culto o capolavoro e che per altri, rimarrà comunque un'emerita schifezza. In entrambi i casi, a difetto; perchè non credo che l'ultimo lavoro di Harmony Korine sia talmente eccessivo o scandaloso da rientrare per forza tra quei film che dividono senza mezze misure, come mi è capitato spesso di leggere. Il sottoscritto, si pone al centro delle barricate e riconosce la qualità dell'opera, sia sotto il profilo artistico/visivo (curatissimo), che per quello sociologico.

7.11.13

Visione al TFF: 31° Torino Film Festival

Mancano due settimane all'inaugurazione del 31° TFF ed è giunto il momento di organizzarsi; riuscire a concedersi almeno qualche giornata, tra le nove che costituiranno la manifestazione, per immergersi a capofitto nel buio delle sale e nell'ambiente festivaliero. Il programma è stato consultato meticolosamente e come per il 66° Festival del Film Locarno, la scelta dei film è stata ardua e molte alla fine, le rinunce, a malincuore, soprattutto per l'ultima fatica del "Re del Surrealismo" Alejandro Jodorowsky (La Danza de la Realidad) e altri titoli che avevano attirato fortemente la mia attenzione, tipo Luton, del greco Michalis Konstantatos o La Plaga, di Neus Ballús. In compenso, c'è l'attesissimo documentario su Béla Tarr (il dietro le quinte del suo testamento, The Turin Horse) e riuscirò finalmente ad assorbirmi anche i 148 minuti che compongono l'ultimo Pardo d'Oro (perso a Locarno) Història de la meva Mort di Albert Serra. Inoltre, le pellicole su cui poserò lo sguardo sono pregne di aspettative tali, da poter sopperire alla mancanza delle altre, momentaneamente riposte nel cassetto per il futuro.

5.11.13

Rivoluzioni #2 | Themroc (Il Mangiaguardie)

Claude Faraldo
Francia, 1973
105 minuti

<Spenti i fuochi delle barricate, nei salotti post-sessantottini si sprecarono le pellicole che sposavano "slogan" a "simbolo", scegliendo per i propri strali l'impervia via dell'apologo visionario. La società, l'idea stessa di metropoli "capitalistica" dominata da Regimi post-orwelliani, era uno dei bersagli favoriti da questa cinematografia che sposava didascalici "surrealismi" con sinceri (per quanto spesso ingenui) afflati libertari.> (1)

3.11.13

Expected #3 | Os Residentes

Negli ultimi giorni è affiorato qualcosa. Qualcosa di talmente allettante, che alla fine ha prevalso sull'effigie principale (La Sirga) delle visioni in attesa di questo blog. Un film brasiliano diretto dal critico/curatore/regista/videoartista Tiago Mata Machado; un film, che per la sua natura "rivoluzionaria", si aggiudica a pieno diritto la prima postazione nella categoria expected. Ovviamente, la momentanea irreperibilità di tale pellicola, non può che far accrescere l'aspettazione.
A voi il trailer di Os Residentes...

2.11.13

Chantal Akerman in the seventies #3 | Les Rendez-vous d'Anna

Chantal Akerman
Belgio, Francia, Germania, 1978
127 minuti
 

Anna è una filmaker impegnata nella presentazione del suo ultimo film; i suoi incontri, i suoi viaggi per 'Europa, costituiscono la conclusione del primo itinerario formativo di Chantal Akerman. Osservando Les Rendez-vous d'Anna, si ha la conferma che quanto transita davanti ai nostri occhi è in qualche modo la vita stessa della cineasta belga e la si ha, proprio nel momento in cui assistiamo all'incontro tra Anna e sua madre; da questo colloquio infatti, emergono le stesse informazioni (le difficoltà economiche, la malattia del padre) di cui siamo venuti a conoscenza attraverso quelle lettere inviate realmente dalla madre di Akerman durante la sua permanenza negli Stati Uniti. News from Home, dunque, resta a tutti gli effetti il trait d'union principale con l'opera in questione.