26.6.14

Historias que só existem quando lembradas (Found Memories)

Julia Murat
Brasile, Argentina, Francia, 2011
97 minuti
 

In un piccolo villaggio "fantasma" sito nella Valle del Paraíba (a nord-est del Brasile), abitato esclusivamente da persone in età avanzata, seguiamo Madalena nelle sue ripetitive gesta quotidiane: impastare il pane per il vecchio negozio di Antonio; percorrere un sentiero ferroviario abbandonato; fare visita alla tomba del defunto marito (sepolto in un cimitero chiuso con dei lucchetti, dove a nessuno è permesso di entrare); partecipare al sermone nella chiesa locale e condividere il pranzo con i compaesani.

24.6.14

Expected #6 | America

Nell'ampia selezione di cortometraggi presentati alla scorsa edizione del Festival di Locarno, tra i molti appuntati (e sfortunatamente, persi), rientrava questo America (Francia, USA, 2013 / 7'), diretto dalla fotografa francese Valérie Massadian. Nome, all'epoca ancora sconosciuto al sottoscritto, ma che recentemente è riemerso grazie alla visione di Nana (2011), interessantissimo e singolare esordio al lungometraggio, incentrato sul commovente rapporto (e il successivo distacco) tra una madre e la propria figlioletta di quattro anni; isolate dal resto del mondo, immerse in un'ambientazione boschiva emanante la stessa aura di mistero che sembra pervadere anche America. Il sito ufficiale della Gaijin, lo descrive come "un viaggio nel passato, nel presente, nel futuro, nell'immaginario", e da quello che si può leggere qui, infatti, il film sembra proprio comporsi di toni elegiaci, riferendosi a un "Grande Spirito che abita la Foresta".

22.6.14

Tracce #21 | The Ethereal Melancholy of Seeing Horses in the Cold

Scott Barley
Uk, 2012
4 minuti

Vale assolutamente la pena, quando ci si imbatte in un cortometraggio come The Ethereal Melancholy of Seeing Horses in the Cold, concentrare il proprio tempo su una maggiore esplorazione alla ricerca di autori emergenti che possano contribuire, in futuro, alla diffusione e alla crescita di nuove realtà artistiche nel campo della cinematografia, purtroppo, ancora da molti vista (e concepita) con sguardo alquanto desueto.

6.6.14

Tracce #20 | Det Knullande Paret

Peter Modestij
Svezia, 2013
14 minuti

C'è una sensazione di glacialità costante in Det Knullande Paret; esordio impenetrabile (specialmente in senso visivo) ma di rara originalità, per l'ancora inesplorato Peter Modestij, presentato tra gli altri, anche nella sezione court mètrage di Cannes. Ed è quella glacialità endemica, che congela certe pellicole del Nord Europa quali Danimarca e Svezia, soprattutto, e alle quali più ci si accosta, più ci si convince dell'alto tasso di degenerazione che si cela al loro interno.

2.6.14

Echi #17 | Ritagli, nella mente di Florentina Hubaldo

Mi chiamo Florentina Hubaldo. Vengo da Antipolo. Ma prima che compissi 10 anni, ci trasferimmo qui a Bicol.
In quel periodo, in circostanze inspiegabili, mia madre morì. Mia madre e mio padre litigavano sempre.
Mio padre picchiava mia madre, la rinchiudeva e la legava. Sapete, ad Antipolo, durante le feste e a Natale i Giganti arrivavano sempre.
Li aspettavo per strada, gli afferravo le mani mentre li rincorrevo. Anche i miei amici li rincorrevano.
Li rincorrevano finchè non arrivavano in città. Ballavano fino a notte. Prima che arrivassero in città, io li aspettavo in strada.
Io li rincorrevo finchè non arrivavamo in città. Ballavamo fino a notte. Ballavamo insieme. Ballavamo tutti insieme.