Ricardo Alves jr.
Brasile, 2013
14 minuti
Il surreale incipt di Tremor, quarto cortometraggio brasiliano dell'interessante Ricardo Alves jr. presentato nella succosa sezione "Pardi di domani" a Locarno, è di quelli che restano impressi a lungo. Un elegante cavallo bianco, al passo per le vie illuminate di Belo Horizonte, una creatura immortalata in uno scenario di luci e ombre, spaesata come il protagonista Elon Rabin; un uomo alla ricerca della moglie scomparsa, ma soprattutto, alla ricerca di risposte interiori, risposte che a noi, per il momento, rimangono ancora oscure. Alves lo segue costantemente, camera a spalla, nel suo infinito peregrinare per la città; un continuo saliscendi per le scale di edifici che si ergono sul panorama sottostante, attraverso corridoi claustrofobici di ambigue strutture ospedaliere.
L'uomo si ferma solamente per chiedere informazioni, ma poi riprende il suo cammino, affannato, ansioso, forse è successo qualcosa di terribile...
C'è qualcosa di profondamente reygadasiano in Tremor, oltre al minimalismo strutturale di fondo, morte e assenza pregnano la pellicola quanto l'atmosfera apprensiva che possiamo respirare. "Elon Rabin è come un'ombra e la cinepresa è l'ombra del personaggio"(1); lo spettatore ne diventa il diretto prosieguo, un'appendice inscindibile, costretto quindi ad assorbirne il tormentoso stato d'animo che progredisce d'intensità. La percezione si fà corpo e il "tremore" è quello di poter trovare la morte ad ogni minuto, scendendo una scala, girando un angolo, aprendo una porta... Una stanza asettica. Un crescendo sonoro pervasivo e attanagliante. Il primo campo frontale sull'uomo; solo ora, nella fissità di quella sequenza, nello sguardo irrigidito di quel volto, potremmo forse leggere, le risposte a lungo cercate.
Al momento Alvez sta lavorando su quello che sarà il suo primo lungometraggio; un progetto dal titolo "Elon Rabin Não Acredita na Morte", a quanto pare una sorta di adattamento di Tremor, ispirato alle vicende di Elon... Inutile dire che la curiosità cresce, nel frattempo, il trailer di Tremor, qui.
(1) citando Ricardo Alves jr.
"C'è qualcosa di profondamente reygadasiano in Tremor, oltre al minimalismo strutturale di fondo, morte e assenza pregnano la pellicola quanto l'atmosfera apprensiva che possiamo respirare." Cristo, da paura! Ma è lui, http://vimeo.com/25416534?
RispondiEliminaBestia, per un attimo mi hai fatto prendere un colpo, pensavo l'avessi trovato! Comunque quello è il canale del regista, ci sono i suoi cortometraggi precedenti che ancora devo vedere. Scommetto però che tu abbia già visionato qualcosa...
EliminaDi Alves, guardati assolutamente "Material Bruto"... da paura!
EliminaSì, visto quello, infatti, pazzesco, hai ragione: da paura, letteralmente. Aspetterò con ansia questo "Tremor", curioso di vedere come svilupperà quest'"'atmosfera apprensiva" e lugubre in "Elon Rabin è come un'ombra e la cinepresa è l'ombra del personaggio". Intanto, la voglia di visitare il festival di Locarno cresce esponenzialmente...
EliminaPensa che è passato appena un mese e già non vedo l'ora di tornarci! Sempre sul canale di Alves c'è il trailer (se così possiamo definirlo) del film diretto prima di Tremors: "Permanencias", c'è anche la scheda su Mubi. Dacci un'occhiata, questo dev'essere di un contemplativo oltre l'inverosimile... minimalissimo!
Eliminahttp://vimeo.com/65187028
A me viene fuori "La canción de los niños muertos", però...
EliminaPiccolo errore di "copy-paste", pardon!
Eliminaecco quello giusto: http://vimeo.com/22559111
Strano, questo non me lo inquadrava tra le opere del regista. Comunque incredibile, un film girato a 1/4 di schermo è assolutamente da vedere. Ma com'è che di questa roba non c'è notizia in Italia? :(
EliminaEppure è suo, ho verificato sia da Mubi che dalla filmografia sul sito del pardo. Comunque è vero, in rete non si trovano tracce di informazioni in italiano, però se ci pensi, questa lacuna è tutta a vantaggio nostro. Per esempio, ho fatto una prova con il post precedente (Nasza Klatwa); digita il titolo su google, noterai che risulto già in terza o quarta posizione della prima pagina...
EliminaE' in prima! :)
EliminaAmmazza che rapidità... meglio ancora :)
EliminaQuesto intriga anche me. Vorrei scoprire se gli è successo veramente qualcosa di terribile.
RispondiEliminaForse... lo scopriremo mai? Comunque, speriamo che il regista si decida a pubblicarlo il prima possibile sul suo canale vimeo, merita.
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