Juventude em Marcha - Colossal Youth (2006) chiude il trittico iniziato con Ossos (1998) e No Quarto da Vanda (2000) sull'esplorazione del quartiere capoverdiano di Fontainhas, periferia di Lisbona. Con un rigore formale mai raggiunto prima, Pedro Costa scava per la terza volta in quel territorio a lui particolarmente vicino (una bidonville che si sta lentamente spopolando, novemila anime in attesa di essere trasferite in nuovi, asettici appartamenti); ne dilata i tempi, ne riconfigura gli spazi e la restituisce al nostro sguardo straniato, ed estasiato, da tale plasticità.
"Fontainhas è la mia terra, il mio territorio, quello che potrei dire che nel corso del tempo sia diventato, in un certo senso, il mio studio. È il luogo in cui sono stato adottato. È lì che ho potuto fare davvero molto, ed è lì che mi sono salvato da tante cose, per esempio, dal fare film normali. Quel territorio mi ha consentito di praticare qualcosa di molto vicino alla vita, qualcosa che m’interessava e che aveva a che fare con la storia, l’antropologia, l’archeologia... Ma un giorno quel territorio è collassato e si è distrutto. Le persone che stavano lì sono state spostate altrove, e oggi è uno spazio vuoto. Si tratta di un luogo a cui sono molto legato sentimentalmente. Ma è diventato troppo astratto per poterci lavorare. Così, oggi, abbiamo un nuovo problema, che è insieme un limite e una motivazione: non abbiamo uno spazio. Per me il territorio è lo spazio. È concreto, è reale, ci accomuna tutti..." - Pedro Costa
"Fontainhas è la mia terra, il mio territorio, quello che potrei dire che nel corso del tempo sia diventato, in un certo senso, il mio studio. È il luogo in cui sono stato adottato. È lì che ho potuto fare davvero molto, ed è lì che mi sono salvato da tante cose, per esempio, dal fare film normali. Quel territorio mi ha consentito di praticare qualcosa di molto vicino alla vita, qualcosa che m’interessava e che aveva a che fare con la storia, l’antropologia, l’archeologia... Ma un giorno quel territorio è collassato e si è distrutto. Le persone che stavano lì sono state spostate altrove, e oggi è uno spazio vuoto. Si tratta di un luogo a cui sono molto legato sentimentalmente. Ma è diventato troppo astratto per poterci lavorare. Così, oggi, abbiamo un nuovo problema, che è insieme un limite e una motivazione: non abbiamo uno spazio. Per me il territorio è lo spazio. È concreto, è reale, ci accomuna tutti..." - Pedro Costa
Tutto il cinema di Costa è intriso di seduzione diafana che permea, e permane, sottopelle. In particolar modo questo trittico, di cui Colossal Youth ne rappresenta sicuramente lo zenit; per assenza ed immobilità, un equivalente dell'ultimo Ming-liang (Stray Dogs), giusto per intenderci; per fattore emozionale, tanto quanto il Bartas di The Corridor. Chi scrive, deve ancora ridestarsi da tale visione ed elaborare, ma prevale la certezza, di essersi trovato di fronte a un'opera portentosa che, quantomeno, si meriterebbe l'epiteto di capolavoro solamente per l'estratto qui sotto. Una traccia, degna di ampliamento e su cui sarà necessario tornare, in futuro (magari dopo le proiezioni dell'imminente Torino Film Festival), con una recensione dettagliata. Per ora, accontentiamoci di far girare il disco...
Diomio che regista, anch'io avevo pensato di scrivere qualcosa e avevo pure abbozzato un post per la sezione pieghe, ma è uno dei quei cinema che vanno presi con tutte le cautele del mondo. Aspetto curiosissimo la tua recensione, sarà una bomba!
RispondiEliminaHai ragione, è un cinema che richiede un approccio estremamente oculato, ma se riesci a penetrarlo, vieni ripagato alla grande. Personalmente, dei suoi lavori finora visionati, Colossal Youth è quello che mi ha entusiasmato maggiormente. Tu hai visto qualcosa di suo?
EliminaVidi "Ossos", m'impressionò. Ho cercato di riapprocciarlo, ma senza grandi successi: è un regista che mi fa paura, molto - e non so spiegarmi il perché, anche perché "Ossos" a ben vedere è un film molto "classico", non trovi?
EliminaMolto classico. L'ho visto una sola volta e in effetti mi ha lasciato qualche dubbio. Anche se, come scrivevo nel post, a ripensarci successivamente c'è qualcosa che nonostante tutto, a lungo andare penetra... Comunque avremo tempo di parlarne, ci vediamo domani :)
Elimina