25.8.13

Tracce #10 | Sulla via di Dolan

Quelqu’un d’extraordinaire (An extraordinary person)
Monia Chokri
Canada, 2013
29 minuti
 

Vediamo di tracciare un iniziale percorso informativo sull'attrice Monia Chokri, nata in Québec nel 1983. Dopo aver studiato al Conservatorio d'arte drammatica di Montréal ed aver recitato in diversi film presentati nelle rassegne di Cannes dai cineasti del Québec più noti fuori dal territorio canadese, debutta ora alla regia con An Extraordinary Person; cortometraggio che racconta di Sarah, una trentenne afflitta da inerzia (nonostante abbia tutte le carte in regola per poter riuscire al meglio nella vita) che una mattina, dopo un inusuale risveglio nel letto di un'abitazione a lei sconosciuta, decide di cambiare la propria vita dando un taglio netto al passato, a cominciare dalle amiche che nel frattempo si sono riunite per una festa di addio al nubilato...
Vediamo ora di tracciare invece il percorso di rivelazioni che progressivamente sono emerse dalla visione di questa esuberante commedia dai toni spietati. Primi segnali; l'apparizione dell'attrice Anne Dorval (la "mamma" di Xavier Dolan in J'ai tue ma Mere), il decòr stilistico/ambientale, nonchè l'irrefrenabile forza con cui maturano gli eventi fanno pensare inevitabilmente al turbinoso cinema del giovane canadese. E l'intuizione alla fine si rivela esatta perchè il nome di Dolan, lo si legge nei titoli di coda e dunque il ragazzetto rientra a tutti gli effetti nella lavorazione del film, avendone curato personalmente il montaggio. Inutile dire che la mano si nota, soprattutto in un secondo quarto d'ora nevrotico che diventa autentico fulcro d'interesse nel quale, oltre allo scatenarsi di un massacro verbale che al momento ha eguali, personalmente, solo con la "carneficina" messa in atto da Roman Polanski nel suo Carnage (2011), possiamo osservare tra i partecipanti alla festa, volti femminili già noti (un plauso alle eccellenti interpretazioni), ma che è possibile ricollegare solo successivamente tramite addebite informazioni; l'attrice che interpreta Sarah (Magalie Lépine-blondeau) per esempio si è già vista in Laurence Anyways (è la bionda/traditrice con cui Laurence Alia inizia una breve convivenza). E per concludere quindi in maniera circolare, ritorniamo a Monia Chokri attrice, oltre che regista; tra le amiche di Sarah qui; sorella della rossa Fred (Suzanne Clément) sempre in Laurence Anyways (2012) e ancora, compagna irrinunciabile per Dolan in Les Amours Imaginaires (2010). Una famiglia che si allarga, uno stile che si riconferma e che potrebbe rivelarsi in futuro come una sorta di "new-wave" canadese, che non sfigurerebbe accanto alle nuove tendenze (non per ultima la Grecia di Lanthimos), avanzando con esse parallela e lasciando segni importanti.

6 commenti:

  1. Sembra tanta roba, peccato si dovrà aspettare parecchio pure per questo... e mi stai pure mettendo una certa voglia di dirmi cretino per aver bocciato Dolan, ma, come ti ho detto, sto recuperando e, soprattutto, revisionando i miei pareri a volte troppo precipitosi.

    Della new-wave canadese, però, non conosco molto (e se me la affianchi a quella greca, naturalmente, non posso che aver voglia di approfondire), cosa mi consigli tra i reperibili?

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    1. Scusami Yorick, ho corretto il passaggio finale, mi sono accorto che poteva essere fuorviante. Intendevo dire che lo stile di Dolan potrebbe rivelarsi come una futura tendenza, calcolando che questa Monia Chokri, proveniente dallo stesso staff, ne ha realizzato un'opera del tutto simile. Non è da escludere dunque che possa formarsi una vera e propria scuderia come quella di Lanthimos, da cui poi è emersa gente come Attenbergh e Makridis. Il consiglio che posso ridarti è quello di tuffarti su "Laurence Anyways": se lo apprezzi, vai pure con gli altri di Dolan (ma c'è anche un certo Denys Arcand, che però non ho mai avuto modo di approfondire), in caso contrario, la tua opinione sul canadese non era affatto precipitosa. Evidentemente è uno stile con cui non sei in sintonia, non deve piacerti per forza ;)

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    2. Ah, sì, okay, ho capito. "Laurence anyways" è già pronto, nei prossimi giorni lo vedrò senz'altro. Di Arcand, ho visto "Le invasioni barbariche", che è di certo un buon film, anche se non mi ha fatto impazzire. Lui è molto pacato, anche se fondamentalmente credo sia un marxista o comunque un anti-reazionario di quelli tosti. Mi metto in lista anche "Jésus de Montréal", va', ché sempre divertente e iconoclasta.

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    3. Eh ma allora su questo Arcand ne sai cento volte più di me! Ti ringrazio per avermi illuminato (anche sulle sue presunte ideologie politiche:) e mi segno i titoli che citi, così approfondisco.

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  2. Segnato! Un "Dolan/non Dolan", non si può perdere! E, poi, sembra anche divertente! Grazie!!

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    1. Esilerante!.. Mi sa che dovrai pazientare però, visto che rientra tra le proiezioni di Locarno.

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